Avvocato Valerio Papi a Roma

Valerio Papi

Avvocato cassazionista, civilista esperto in diritto bancario e finanziario

Informazioni generali

Da febbraio 2000 sono iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma. Sin dall’inizio della mia attività mi sono occupato in misura prevalente, ma non esclusiva, di questioni di diritto bancario e dei mercati finanziari, acquisendo una grande esperienza in materia. Dal 2003 collaboro stabilmente con il CODACONS svolgendo attività di consulenza ed assistenza giudiziale nelle stesse materie, in particolare a tutela di consumatori e medio-piccole imprese. Parallelamente ho continuato ad occuparmi di questioni di diritto civile in generale (famiglia, successioni, contratti, responsabilità, assicurazioni, locazioni, immobiliare, esecuzioni).

Esperienza


Contratti

L'esperienza in materia contrattualistica, sia nella fase di consulenza quanto in quella di redazione dei contratti, dall'immobiliare al diritto commerciale sino alle transazioni, costituisce un elemento imprescindibile dell'attività di qualsiasi avvocato civilista esperto. L'attività in questo campo necessita di un'attenta analisi delle esigenze del cliente finalizzata a mediare con le richieste della controparte.


Diritto bancario e finanziario

Ho una grande esperienza maturata in venticinque anni di attività, in numerosi contenziosi giudiziali e stragiudiziali (arbitrati, ACF, ABF) su argomenti quali: • Contratti di conto corrente: regolarità delle condizioni applicate su c/c e sui servizi accessori (fidi, scoperti ecc.) per interessi passivi, CMS, commissioni tenuta conto, spese • Anatocismo: recupero delle differenze a credito • Usura bancaria • Mutui • Credito al consumo; prestiti per acquisti rateali; cessione V dello stipendio; factoring; leasing • Carte di credito e bancomat: furto, smarrimento, clonazione e sicurezza di bancomat e carte di credito; carte revolving


Investimenti

In venticinque anni di attività ho acquisito una significativa esperienza in numerosi contenziosi giudiziali e stragiudiziali (arbitrati ACF CONSOB) su tutte le forme di investimento finanziario come: • Azioni, obbligazioni, fondi di investimento, gestioni patrimoniali, obbligazioni strutturate ecc.; significativamente in materia di crack finanziari, bond Argentina, Parmalat, Cirio, Lehman Bros. ecc. • Contratti su derivati: consulenza per la verifica della regolarità della stipula di contratti su strumenti derivati e assistenza e rilevazione criticità; • Polizze vita con sottostante finanziario, polizze index linked e unit linked.


Altre categorie

Diritto civile, Cassazione, Eredità e successioni, Diritto internazionale ed europeo, Aste giudiziarie, Pignoramento, Diritto assicurativo, Recupero crediti.



Credenziali

Sentenza giudiziaria

Contestazione estratti conto bancari - nullità della pattuizione degli interessi - nullità dell'anatocismo

Sentenza n. 5583/2024 della Corte d'appello di Roma

Gli opponenti al decreto ingiuntivo di € 99.205,21 chiesto dalla banca, in base a un conto corrente pluridecennale con apertura di credito in c/c, hanno contestato la mancata valida pattuizione degli interessi, peraltro con "uso su piazza", delle commissioni di massimo scoperto e degli altri oneri a debito, nonché la costante pratica dell'anatocismo trimestrale, chiedendone in via riconvenzionale la restituzione. La Corte d'appello di Roma, ribaltando la decisione totalmente errata del Tribunale di Velletri, ha accolto la loro domanda condannando la banca alla restituzione della somma di € 140.068,84 al Fallimento - nel frattempo subentrato - del correntista, oltre agli interessi al tasso di ex art. 5 D.lgs. 9.10.2002, n. 231, a decorrere dal 13.4.2015 sino al pagamento.

Caso legale seguito

Nullità del contratto di apertura di credito in conto corrente - Nullità interessi passivi - Nullità anatocismo - Nullità CMS - Mancanza di estratti conto bancari: mancata prova del credito - Accoglimento domanda riconvenzionale

Tribunale di Velletri - Opposizione a Decreto ingiuntivo - Verbale di conciliazione giudiziale del 20.04.2021

Nel procedimento in oggetto di opposizione a decreto ingiuntivo richiesto da una banca sulla base di un rapporto ultraventennale di apertura di credito in conto corrente, è stata eccepita 1) la nullità del contratto di apertura di credito in corrente per inesistenza della forma scritta, 2) la nullità della determinazione degli interessi passivi, delle CMS e delle spese 3) la nullità dell'anatocismo e 4) l'omessa produzione degli estratti conto integrali con conseguente mancata dimostrazione del presunto credito bancario. Di conseguenza è stata avanzata domanda riconvenzionale per il recupero di quanto versato illegittimamente alla banca. Il giudice ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio a seguito della quale è risultato che il correntista, non solo non era debitore della banca ma era creditore per aver versato negli anni oltre 20.000 € di interessi, commissioni e spese non dovuti, per i motivi indicati. Il procedimento si è concluso con un verbale di conciliazione giudiziale ex art. 185 bis c.p.c. con cui la banca ha riconosciuto al correntista la somma di € 20.000 oltre spese legali.

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