Si occupa di tutto ciò che è considerato diritto di famiglia: separazioni, divorzi, modifica delle condizioni di separazione o divorzio, anche con procedura veloce (3 mesi) di negoziazione assistita, affidamento di figli nati fuori dal matrimonio. Inoltre si occupa di preparare i contratti di convivenza e fare le dovute comunicazioni all'anagrafe. Prepara i ricorsi per amministrazione di sostegno e assiste dinanzi alla volontaria giurisdizione per cause inerenti i minori. Assiste le persone contro il diniego di permessi di soggiorno motivi famiglia e cittadinanza italiana a seguito di matrimonio.
Informazioni generali
L’Avvocato Sarah Berducci opera da oltre vent’anni nel panorama romano, con esperienza nella gestione della crisi del debitore e dell’impresa. È gestore dell’OCC del COA di Roma ed esperta in pignoramenti, decreti ingiuntivi e recupero crediti. Si occupa di tutela del patrimonio familiare anche in sede di separazione e divorzio, mediante trust, fondo patrimoniale e trasferimenti immobiliari. Segue personalmente procedure e udienze, con approccio rigoroso e professionale.
Esperienza
Non tutte le separazioni portano ad un divorzio o cessazione degli effetti civili del matrimonio. A volte le coppie rimangono solo separate e sposate per anni, altre hanno necessità di addivenire alla fine del rapporto matrimoniale. Suggerisco, ove possibile, lo strumento della negoziazione assistita per comporre la crisi, evitando così il doloroso passaggio dell'udienza dinanzi al Tribunale, con evidente abbassamento dei costi. Bisogna ricordare che se non si è divorziati i diritti successori rimangono in capo al coniuge superstite quale erede legittimo.
In quasi venti anni di attività separazioni, divorzi, affidamenti di figli nati fuori dal matrimonio sono procedure che seguo quotidianamente, ponendo sempre superiore attenzione ai minori e, quindi, ai genitori. Suggerisco, ove possibile, lo strumento della negoziazione assistita per comporre la crisi, evitando così il doloroso passaggio dell'udienza dinanzi al Tribunale, con evidente abbassamento dei costi.
Altre categorie
Recupero crediti, Pignoramento, Sovraindebitamento, Immigrazione e cittadinanza.
Credenziali
L'istruttoria patrimoniale nel processo di famiglia
Ordine Degli Avvocati Di Roma - 6/2023Nel corso si sono approfondite le problematiche di attualità sugli aspetti economici del diritto di famiglia, con particolare attenzione ai rapporti patrimoniali tra i coniugi: regime di comunione o separazione dei beni con le questioni dei connessi trasferimenti immobiliari; l’esatta portata dell’obbligo di reciproca collaborazione tra i coniugi; la separazione consensuale come negozio giuridico ed il suo contenuto; il fondo patrimoniale, l’impresa familiare e le questione della donazione tra coniugi; il ruolo degli accordi prematrimoniali e le loro prospettive de iure condendo (si pensi all’assegno di mantenimento temporaneo). Tematiche relative all’assegno nella separazione personale dei coniugi ed in conseguenza del divorzio; i profili processuali e probatori: le indagini di polizia tributaria, la modifica delle previsioni economiche; ipotesi di analogia o similitudine tra la disciplina propria del matrimonio e del divorzio. e la tutela economica delle parti delle unioni civili, nel corso del rapporto e dopo lo scioglimento.
Attestato su aspetti patrimoniali della separazione
A.N.F. Associazione Nazionale Forense - 9/2012Analisi e casi pratici su vari aspetti patrimoniali che vengono interessati dalla separazione quali: La casa, Le tasse, Beni in comune, Eredità e pensione, Assegno di mantenimento, Gli alimenti. In qualsiasi momento, e per le cause consentite dalla legge, i coniugi (o soltanto uno di loro) possono chiedere la separazione legale, che comporta la sospensione dei reciproci doveri di collaborazione, di coabitazione e di contribuzione ma lascia intatti quelli di assistenza e di reciproco rispetto. La separazione legale comporta anche la cessazione della comunione dei beni tra i coniugi
Il minore - la responsabilità genitoriale ed il Curatore Speciale
Ordine Avvocati di Roma - 6/2023Il corso ha affrontato i temi 1) Le nuove fattispecie di nomina obbligatoria del curatore 2) Curatore speciale e l’interesse del minore 3) RAPPORTI CURATORE E GIUDICE 4) RAPPORTI CURATORE TUTORE 5) RAPPORTI CURATORE E AVVOCATI 6) RAPPORTI CURATORE E SERVIZI SOCIALI con gli operatori (psicologi, medici, educatori, insegnati, servizi sociali e consulenti), con gli affidatari o con l’ente affidatario, con la comunità 7) Nomina di curator ad processum e nomina di curator ad acta 8) Compiti e doveri del curatore speciale: la difesa tecnica, i poteri processuali i doveri di interlocuzione e ascolto 9) Il curatore speciale nel procedimento ex art. 403 cc 10) Il curatore speciale e i procedimenti sulla responsabilità genitoriale
Permesso di Soggiorno assistenza minori
InternetSupremo interesse del minore: la Corte di Appello autorizza la permanenza della madre sul territorio nazionale Corte di Appello di Roma, decreto del 29 novembre. Il Giudice di secondo grado ha accolto il Reclamo, autorizzando la permanenza della madre del minore sul suolo italiano per anni tre, fondando la decisione sulla circostanza che i genitori naturali del minore, separati, a seguito di ricorso ex art.337 bis cc, avevano disciplinato il diritto di visita e di mantenimento del bimbo e l’allontanamento dall’Italia della madre dall’Italia (e del bimbo di conseguenza) avrebbe interrotto la frequentazione e le cure del padre.
Attribuzione alla minore del cognome paterno in aggiunta a quello della madre
Attribuzione cognome paterno, Trib.Roma, sez.prima RGN 8781_21L’attribuzione del cognome paterno al va minore che è stato riconosciuto inizialmente solo dalla madre, stante l'avvenuto riconoscimento della minore da parte del padre risultante dall'atto di nascita, deve essere concesso. Il tribunale provvede ad inviare per le conseguenti annotazioni nell'atto di nascita della minore.
Minore affidata al padre esclusivamente e autorizzazione a trasferirsi da Roma a Catania
Sentenza 16.11.18, Tribunale di Velletri, RGN 4133/17Il tribunale ha stabilito affidamento al padre della minore di sette anni e autorizzato il trasferimento da Roma a Catania. In particolare, il fatto che della madre non si conoscano né la dimora effettiva, né le condizioni lavorative ed il padre non abbia neanche un recapito telefonico, onde poterla contattare quando ve ne sia bisogno, rendono in concreto inattuabile un regime di affido condiviso, poiché il padre si verrebbe a trovare spesso in una situazione in cui, dovendo adottare decisioni riguardanti la figlia (ad esempio, scelta della scuola, attività didattiche extra da autorizzare, visite mediche o interventi sanitari), non sia in grado di procurarsi il consenso della madre, creando così una situazione di stallo.
Apertura procedura di sovraindebitamento Concordato Minore e sospensione azioni esecutive in corso (pignoramento immobiliare, presso terzi e fermo amministrativo mezzo)
Decreto apertura procedura di concordato minore, Trib Civitavecchia, sez Falinentare RG 107_23A seguito del deposito di ricorso per concordato minore, gli istanti, una coppia di coniugi, ha visto sospendere in via provvisoria, sino al momento dell'omologazione, le procedure esecutive intentate da vari soggetti (Banca, Agenzia delle Entrate Riscossione, Creditori Privati). La procedura di composizione della crisi può aiutare il soggetto che si trova in grave crisi economica.
Sospensione procedura immobiliare sulla casa familiare attivata dalla Banca e annullamento data di asta
Sospensione del 25.10.23 esecuzione immobiliare a seguito di apertura della procedura di sovraindebitamento RgE 62_21 Tribunale Civitavecchia, sez ImmobiliareEx art.78 CCII il Tribunale di Civitavecchia ha disposto che sino al momento in cui il provvedimento di omologazione della procedura di sovraindebitamento proposta (concordato minore) non divenga definitivo, non possono, a pena di nullità, essere iniziate o proseguite azioni esecutive individuali nè disposti sequestri conservativi nè acquistati diritti di prelazione sul patrimonio del debitore da parte di creditori aventi titolo o causa anteriore. La procedura esecutiva veniva sospesa e annullata la data di asta imminente per la vendita del bene
Corso per Gestori della Crisi da Sovraindebitamento giugno 2025
ADR CENTER - 6/2025Il corso, della durata complessiva di 40 ore, consente di adempiere agli obblighi di formazione continua, previsti nel biennio, per la permanenza nel predetto elenco. Il corso si rivolge sia a professionisti che già svolgono l’attività di Gestore delle crisi da Sovraindebitamento presso gli Organismi di Composizione della Crisi iscritti nel Registro del Ministero della Giustizia, sia a professionisti che, in qualità di “Advisor”, assistono clienti potenzialmente interessati a procedure da sovraindebitamento. Le ore sono 40 distribuite fra parte di studio della legge, esame delle criticità e esame di casi pratici.
Corso di Gestore della Crisi da Sovraindebitamento maggio 2023
ADR Center - 5/2023Corso di 40 ore, studio e formazione sulla nuova normativa, aggiornamenti, casi pratici e dibattito. Il legislatore con la Legge 176/2020 e l’introduzione del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, ha così rivisitato le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, rendendo più facile l’accesso al consumatore che si trova in uno stato di crisi o di insolvenza e, tra i vari correttivi adottati, è stato limitato il requisito della c.d. meritevolezza alla sola colpa grave, malafede o frode.
Attestato di partecipazione "Decreto di Liquidità - Gli effetti sulla gestione della crisi d'impresa"
Change Capital - Ordine Avvocati di Arezzo - 5/2020In Gazzetta Ufficiale del 6 giugno 2020 diventano operative le misure a supporto di imprese, artigiani, autonomi e professionisti. Per favorire la ripartenza del sistema produttivo italiano, una volta superata l’emergenza sanitaria causata dal covid-19, è stato deciso di trasformare il Fondo di Garanzia per le Pmi in uno strumento capace di garantire fino a 100 miliardi di euro di liquidità, potenziandone la dotazione finanziaria ed estendendone l’utilizzo anche alle imprese fino a un numero prestabilito di dipendenti. E’ inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo. E’ stata inoltre prevista la possibilità di concedere alle imprese garanzie statali sui prestiti bancari attraverso Sace, nonché misure tese a potenziare gli strumenti per sostenere l’esportazione del made in Italy, l’internazionalizzazione e gli investimenti delle aziende. Prorogata la sospensione di tributi e contributi per altri due mesi e quella relativa agli sgravi per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale. E’ stato infine estesa la normativa sul Golden Power anche alla difesa delle PMI e delle principali filiere produttive del nostro Paese.
Attestato di approfondimento in materia di Decreto Ingiuntivo
Azione Legale Giovani - 10/2019Approfondimento in tema di ricorso per decreto ingiuntivo, dalla produzione documentale alla concessione dell'immediata esecutività, Il decreto ingiuntivo è uno strumento messo a disposizione del creditore al fine di ottenere velocemente il bene di cui ha diritto. La sua caratteristica consiste: nella snellezza del procedimento, nella velocità di emissione, nei costi ridotti.
Attestato di partecipazione all'evento "La vendita immobiliare nell'esecuzione: il decreto di trasferimento e la cancellazione delle formalità pregiudizievoli
Ordine Degli Avvocati Di Roma - 11/2019Il decreto di trasferimento di beni immobili è regolamentato dall’art. 586 cpc, modificato dalla novella normativa del 2005, statuendo anche in materia di cancellazioni dei gravami. Il decreto di trasferimento è il provvedimento giudiziale con il quale il Giudice dell’esecuzione trasferisce in favore dell’aggiudicatario la proprietà del bene immobile oggetto di aggiudicazione. Il decreto, come previsto dall’art. 586 cpc, viene emesso dal Giudice dell’esecuzione dopo che lo stesso ha accertato l’avvenuto pagamento integrale del saldo prezzo e quando, il Giudice, non ritiene di dover sospendere la vendita nel caso in cui il prezzo offerto sia notevolmente inferiore a quello giusto. Con il decreto di trasferimento il Giudice trasferisce la proprietà del bene oggetto di aggiudicazione, ordina la cancellazione delle trascrizioni dei pignoramenti e delle iscrizioni ipotecarie salvo quelle che si riferiscono alle obbligazioni assunte dall’aggiudicatario ai sensi dell’art. 508 cpc con liberazione del debitore ed, infine, ingiunge al debitore ed a chiunque occupi il bene senza titolo opponibile alla procedura di rilasciare libero da persone e/o cose l’immobile venduto. Tra le finalità del decreto di trasferimento, sicuramente, la principale è quella di trasferire il bene immobile pignorato all’aggiudicatario, tramutando il bene stesso in denaro.
Prime analisi sul correttivo del ccii: l'impatto sugli occ
Ordine avvocati roma - 10/2024Il Decreto Legislativo 13 settembre 2024, n. 136, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 27 settembre 2024, introduce una serie di modifiche e disposizioni correttive e integrative al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14). Queste novità sono state necessarie per allineare il sistema alle sfide pratiche e alle necessità emerse nei primi anni di applicazione della normativa, nonché per rispondere agli impegni del PNRR e migliorare il coordinamento normativo.
Riconoscimento cittadinanza italiana discendente avo donna italiana ante 01.01.1948
Ordinanza 12.09.23 trib Roma sez. immigrazione RGN 8564_2022Viene riconosciuta la cittadinanza italiana a ricorrente brasiliana che vantava ascendente italiano donna nata prima del 01.01.1948, per effetto delle sentenze n.87/1975 e n.30/1983 della Corte di Costituzionale e sentenza Cassazione a sezione Unite n.4466/2009. Il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguini si può ottenere con sentenza giudiziale.
Sovraindebitamento: come calcolare la rata mensile proponibile senza rischiare errori
Sito internetIl calcolo della rata mensile proponibile in una procedura di sovraindebitamento è uno degli aspetti più delicati e decisivi per garantire al debitore un equilibrio tra il pagamento dei creditori e il diritto a vivere dignitosamente. Non si tratta di un semplice conteggio aritmetico, ma di una valutazione complessa che coinvolge le entrate del nucleo familiare, le spese di mantenimento e la congruità delle stesse, rimessa al giudizio del tribunale. Il principio cardine, sancito dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII, D.Lgs. 14/2019), prevede che la quota del reddito necessaria al mantenimento del debitore e della famiglia sia esclusa dalla liquidazione, garantendo così la sopravvivenza del nucleo familiare. Il Criterio del “Mantenimento Necessario” Secondo l’art. 67 CCII, nella ristrutturazione dei debiti del consumatore, la domanda deve indicare tutte le entrate del debitore e del nucleo familiare con “l’indicazione di quanto occorre al mantenimento della sua famiglia” (Tribunale di Padova 2025). Nella liquidazione controllata, l’art. 268 CCII stabilisce che stipendi, pensioni e salari siano esclusi dalla liquidazione entro i limiti necessari al mantenimento. In pratica, il calcolo della rata mensile si ottiene sottraendo dal reddito totale la quota destinata al sostentamento del nucleo familiare. Come il Giudice Valuta le Spese 1. Analisi delle entrate complessive: si considerano tutte le fonti di reddito, incluse stipendi, pensioni, assegni e eventuali contributi dei familiari. 2. Quantificazione delle spese necessarie: il debitore presenta un prospetto mensile delle spese, ma non tutte vengono considerate essenziali. o Esempio: Tribunale di Padova, 20 gennaio 2025, ha ridotto le spese da 2.970 € a 2.600 €, escludendo costi voluttuari come sigarette, estetista o libri. o Inoltre, spese non ripetitive o future, come multe o acquisto occhiali, sono escluse (Tribunale di Padova 2025). 3. Ripartizione del carico familiare: se altri membri percepiscono reddito, la quota del debitore si riduce proporzionalmente (Tribunale di Reggio Emilia, 4 ottobre 2024). 4. Calcolo della rata mensile: differenza tra reddito del debitore e spese per mantenimento validate dal giudice. o Esempio: Tribunale di Cagliari, 7 maggio 2025, ha fissato la rata mensile a 150 €, sottraendo le spese necessarie (1.200 €) dal reddito (1.350 €). Limiti di protezione: art. 545 c.p.c. La quota di reddito lasciata al debitore non può mai essere inferiore ai limiti di impignorabilità previsti dall’art. 545 c.p.c., garantendo un “pavimento” di protezione. Il tribunale deve assicurare che il debitore conservi almeno i quattro quinti dello stipendio per i crediti comuni (Tribunale di Rimini, 2025). Durata dell’obbligo di versamento La durata minima della liquidazione controllata è di almeno 3 anni, coerente con i termini per ottenere l’esdebitazione (Tribunale di Padova, 2025). Il piano può essere aggiornato in caso di variazioni reddituali o spese straordinarie (Tribunale di Verona, 2025). Natura dinamica della determinazione La rata mensile non è statica: variazioni del reddito, nuove esigenze familiari o spese straordinarie possono modificare l’importo da versare ai creditori. Il giudice e il liquidatore verificano periodicamente le condizioni economiche del debitore, adeguando la rata se necessario. Conclusioni La determinazione della rata mensile proponibile in una procedura di sovraindebitamento richiede competenza, attenzione ai dettagli e conoscenza approfondita della giurisprudenza più recente. Ogni situazione è unica: le entrate del nucleo familiare, le spese di mantenimento, la contribuzione di altri familiari e i limiti di impignorabilità devono essere valutati caso per caso. Anche un piccolo errore nel calcolo può compromettere l’esito della procedura o mettere a rischio l’equilibrio economico del debitore. Per questo motivo, è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto in sovraindebitamento, in grado di: • Analizzare correttamente la situazione reddituale e familiare; • Preparare un prospetto di spese congruo e conforme alla giurisprudenza; • Assistere nella predisposizione del piano di rientro e nella sua omologazione; • Valutare eventuali revisioni della rata in caso di mutamenti economici o familiari. Domande frequenti 1. Come si calcola la rata mensile nel sovraindebitamento? La rata si calcola sottraendo al reddito del debitore le spese necessarie al mantenimento del nucleo familiare, tenendo conto del contributo di altri membri percettori di reddito e dei limiti di impignorabilità (art. 545 c.p.c.). 2. Quali spese vengono escluse dal calcolo? Spese voluttuarie o non proporzionate alla condizione economica del debitore, acquisti non ripetuti o multe future. 3. Per quanto tempo devo versare la rata ai creditori? La durata minima è di 3 anni, salvo revisione per mutamenti significativi della situazione reddituale o familiare. 4. Cosa succede se la mia situazione cambia durante la procedura? La rata può essere ricalcolata dal giudice in caso di variazioni sostanziali delle entrate o spese straordinarie. 5. Qual è il limite minimo di reddito che devo conservare? Non può essere inferiore ai limiti di impignorabilità stabiliti dall’art. 545 c.p.c., garantendo un reddito sufficiente per vivere dignitosamente.
Prime analisi sul correttivo del ccii: l'impatto sugli occ
Ordine Degli Avvocati Di Roma - 10/2024È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 27 settembre 2024 il D.Lgs 13 settembre 2024, n. 136 con le disposizioni integrative e correttive al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza di cui al D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14. il corso si pone l’obiettivo di illustrare le principali novità introdotte dal terzo correttivo seguendo un percorso trasversale che evidenzia il ruolo potenziato dei professionisti coinvolti, il rilievo dato alla prevenzione della crisi, il restyling della composizione negoziata, una migliore regolamentazione delle procedure di regolazione della crisi e dell’insolvenza in ottica anti-abuso e la rinnovata disciplina dei debiti tributari. Il terzo correttivo nasce, oltre che per tener conto dei sopravvenuti impegni assunti con il PNRR, con lo scopo di attuare un miglior coordinamento di sistema, anche aggiornando i riferimenti normativi, e di rispondere ai dubbi interpretativi emersi in sede di prima applicazione del codice. In realtà, si è in presenza di un intervento ben più incisivo sia per la quantità delle disposizioni attinte sia per alcune importanti modifiche apportate alle varie procedure. l’intervento miri a rafforzare gli obiettivi, propri di un sistema economico sano ed efficiente, di garantire un approccio sempre più professionale ed interattivo alle procedure disciplinate dal codice della crisi; di favorire il più possibile un’emersione anticipata, prima ancora dello stato conclamato di crisi, anche del solo avvicinarsi di quest’ultima, al fine di porvi tempestivo rimedio; di considerare la liquidazione giudiziale quale extrema ratio; di raggiungere una condizione di equilibrio tra gli interessi contrapposti.
Annullamento pignoramento conto corrente cointestato del 17.07.23, Tribunale di Pistoia, sez esecuzione mobiliare RGE 263_23
Annullamento pignoramento conto corrente cointestato del 17.07.23, Tribunale di Pistoia, sez esecuzione mobiliare RGE 263_23Nel caso specifico il creditore aveva pignorato il conto corrente postale cointestato sia al debitore che a terzo esecutato estraneo alla procedura. Sul conto confluivano esclusivamente emolumenti della pensione del terzo (madre del debitore), di talchè il pignoramento era da considerarsi illegittimo. Inoltre, sotto altri profili procedurali, l'atto era viziato per aver il creditore indicato un Ufficio Giudiziario errato (Tribunale di Catania in luogo di quello di Pistoia). La procedura, dopo iniziale sospensione, poi rigetto e mancata riassunzione, oggi è estinta, con salvezza delle somme dell'anziana madre del debitore.
Confermato decreto ingiuntivo dopo opposizione
Sentenza del Tribunale di Roma (Sez. XVII Civile, G.O.T. Colazingari, sentenza 03/11/2025)è intervenuta in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo promosso dagli ingiunti contro una società fornitrice di materiale edile, assistita dall’Avv. Sarah Berducci, che ha ottenuto una decisione favorevole sulla principale pretesa creditoria. Il decreto ingiuntivo riguardava il pagamento di € 15.398,72 oltre accessori, fondato su una serie di fatture emesse nel 2021. La nostra posizione: il credito era pienamente provato tramite documenti e testimonianze Pur prendendo atto della decisione, riteniamo giuridicamente corretto sostenere la tesi opposta a quella accolta nella parte relativa alla fideiussione, mentre condividiamo invece la piena prova del credito derivante dalle fatture, che il Tribunale ha infatti riconosciuto. La sentenza osserva che, sebbene le fatture siano state disconosciute dagli opponenti, la prova del credito è stata fornita: • tramite documenti prodotti in giudizio; • tramite testimonianze che hanno confermato la consegna dei materiali, la riconducibilità degli ordini e la corrispondenza con le fatture; • tramite la mancata esibizione delle scritture contabili da parte degli opponenti, valutata dal giudice come elemento indiziario a sfavore. La nostra posizione è dunque pienamente in linea con quanto emerso in giudizio: ✅ le fatture erano autentiche, riconducibili agli opponenti ed adeguatamente provate sia documentalmente che per testimoni. La fideiussione: perché riteniamo necessaria l’azione giudiziale tempestiva (e non solo le raccomandate) Il Tribunale ha dichiarato l'intervenuta decadenza del creditore dalla garanzia ai sensi dell’art. 1957 c.c., ritenendo che l’“istanza” contro il debitore principale debba essere un atto giudiziario (es. ricorso per ingiunzione), non essendo sufficienti le messe in mora stragiudiziali. Questa interpretazione è conforme all’orientamento della Cassazione citato dal giudice, ma riteniamo preferibile un’interpretazione più estensiva dell'art. 1957 c.c., per diverse ragioni: La ratio della norma L'obiettivo dell’art. 1957 c.c. è evitare che il fideiussore resti vincolato per un tempo indefinito, ma non impone necessariamente al creditore di avviare immediatamente un giudizio formale. Le raccomandate di costituzione in mora La società creditrice aveva inviato raccomandate di sollecito e costituzione in mora, idonee a: • interrompere la prescrizione, • manifestare chiaramente la volontà del creditore di ottenere il pagamento, • sollecitare l’adempimento del debitore principale. A nostro giudizio, tali atti dovrebbero essere valutati come “istanze” idonee, secondo l’interpretazione più elastica seguita da parte della giurisprudenza di merito. Il ricorso monitorio è stato comunque proposto Il ricorso per decreto ingiuntivo è stato depositato entro tempi compatibili con la gestione fisiologica del credito. La rigidità dei sei mesi, applicata matematicamente, penalizza il creditore in modo eccessivo e non conforme al principio di buona fede. La nostra posizione: ✅ le raccomandate avrebbero dovuto essere considerate sufficienti ai sensi dell’art. 1957 c.c., con conseguente piena operatività della fideiussione. Il riconoscimento del lavoro difensivo La causa è stata vinta nel merito sulla principale pretesa creditoria dalla società fornitrice, rappresentata dall’Avv. Sarah Berducci, che ha ottenuto la conferma del decreto ingiuntivo nei confronti della società opponente e il riconoscimento della piena prova del credito. Si tratta di un risultato rilevante, poiché il Tribunale ha riconosciuto che: • gli ordini provenivano dagli opponenti, • le consegne erano regolarmente avvenute, • le fatture corrispondevano alla merce consegnata, • la prova del credito era completa ed esaustiva. In sintesi: • Condividiamo pienamente la parte della decisione che riconosce la validità e la prova del credito. • Riteniamo, invece, che la fideiussione dovesse rimanere efficace, poiché le raccomandate di messa in mora rappresentano atti idonei a integrare l’“istanza” prevista dall’art. 1957 c.c. • Pertanto, secondo la nostra interpretazione, la garanzia non avrebbe dovuto essere dichiarata inefficace. Il risultato ottenuto dall’Avv. Sarah Berducci resta comunque significativo, avendo ottenuto la conferma della maggior parte della pretesa creditoria azionata.
Stop ai pignoramenti con le procedure di sovraindebitamento
11/2025Stop ai pignoramenti in corso "Sapevi che puoi fermare tutti i pignoramenti in corso?" Spiegazione: Se sei sovraindebitato, le procedure di ristrutturazione dei debiti, come la liquidazione controllata o il piano del consumatore, bloccano automaticamente ogni azione esecutiva. Questo significa che nessun creditore può proseguire con pignoramenti o azioni cautelari, dandoti il respiro necessario per organizzare i pagamenti in maniera ordinata. È uno strumento molto potente per chi si trova in difficoltà e vuole ricominciare senza pressione costante dai creditori.
Leggi altre credenziali (17)
Lo studio
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