Avvocato Salvatore Ponzo a Lecce

Salvatore Ponzo

Avvocato Tributarista e Civilista

Informazioni generali

L'Avvocato Ponzo patrocina i propri clienti (persone fisiche, Imprese e Società) dinanzi ai Tribunali Civili ed alle Corti di Giustizia Tributaria di Puglia e d'Italia. Grazie all'intensa e proficua esperienza lavorativa accumulata negli anni anche per merito delle numerose collaborazioni intercorse con altri studi legali e con professionisti esperti nelle materie legali e fiscali, lo Studio ha un approccio multidisciplinare alle questioni prospettate (cartelle di pagamento, fermo auto, accertamenti fiscali, accertamenti con adesione, procedure esecutive, sovraindebitamento, ecc..), ed offre disponibilità per domiciliazioni.

Esperienza


Malasanità e responsabilità medica

L'Avv. Salvatore Ponzo offre un'assistenza legale in materia di responsabilità medica, dedicandosi a tutelare i diritti dei pazienti che hanno subito danni a causa di errori o negligenze da parte di professionisti sanitari. Il legale analizza il caso sottoposto, valuta la legittimità delle azioni intraprese dal personale medico e sanitario e le possibili soluzioni al problema.L'attività si estende dalla consulenza preventiva per la gestione dei rischi legati a trattamenti medici, fino alla rappresentazione in via stragiudiziale e giudiziale, con soluzioni legali al problema e trasparenza nell'azione e nella richiesta.


Diritto tributario

Vanto un’esperienza ultradecennale nel diritto tributario, offrendo assistenza qualificata a privati e imprese nella gestione e nel contenzioso fiscale. Mi occupo della difesa contro avvisi di accertamento, cartelle esattoriali, fermi amministrativi e ipoteche esattoriali, proponendo ricorsi dinanzi alle Corti di Giustizia Tributaria. Parallelamente, opero in fase precontenziosa attraverso strumenti come l’accertamento con adesione e la definizione agevolata, con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale e ottenere l’annullamento di atti impositivi illegittimi.


Incidenti stradali

L'attività legale in materia di sinistri stradali si basa non solo su un'esperienza ultradecennale e un rapido inquadramento giuridico, ma anche su una visione integrata del caso che include la gestione strategica delle trattative con le compagnie assicurative e una difesa mirata in caso di contenzioso. L'approccio è personalizzato,volto a garantire il miglior risarcimento possibile per danni materiali e fisici. L'ausilio di periti tecnici esperti, insieme a consulenze mediche specializzate in lesioni personali, assicura un supporto completo e qualificato, dalla fase pre-contenziosa fino all'eventuale giudizio.


Altre categorie

Marchi, Risarcimento danni, Sovraindebitamento, Gratuito patrocinio, Domiciliazioni e sostituzioni, Diritto civile, Separazione, Divorzio, Diritto bancario e finanziario, Diritto del lavoro, Locazioni, Negoziazione assistita, Diritto assicurativo, Contratti, Violenza, Diritto di famiglia, Eredità e successioni, Sfratto, Tutela dei minori, Diritto commerciale e societario, Brevetti, Recupero crediti.



Credenziali

Caso legale seguito

Risarcimento stragiudiziale ai parenti della vittima per malasanità in Ospedale

Ottenuto risarcimento ai parenti di vittima da malasanità

Nel caso sottoposto dai clienti, a seguito del decesso in ospedale del loro famigliare, ho curato la richiesta di risarcimento danni che, in un primo momento, così come richiesta dalle parti non era stata riconosciuta. Ho provveduto a raccogliere tutta la documentazione necessaria e ad analizzare i punti di forza facendoli confluire in una relazione di parte dettaggliata e convincente, dopodichè si è provveduto a curare la trattativa con la compagnia assicurativa dell'Ospedale, raggiungendo l'obiettivo prefissato con i clienti

Pubblicazione legale

Onere Probatorio e Responsabilità Medica: L’Importanza della Documentazione Sanitaria Secondo la Cassazione

Pubblicato su IUSTLAB

Corte di Cassazione, Sentenza n. 11224/2024: Carenza di documentazione clinica e responsabilità medica La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 11224 del 2024 , ha ribadito un importante principio in materia di responsabilità medica, stabilendo che l'incompletezza o la carenza della documentazione sanitaria può costituire un elemento probatorio rilevante per l’accertamento del nesso di causalità tra l’operato del medico e il danno subito dal paziente . Tale principio assume una valenza determinante nella ripartizione dell'onere probatorio e nella valutazione della responsabilità della struttura sanitaria. Il caso esaminato La controversia trae origine dal decesso della paziente C.C. , avvenuto a seguito di un arresto cardiaco verificatosi dopo il ricovero presso il pronto soccorso . Durante la fase di triage e le successive valutazioni cliniche, i sintomi lamentati dalla paziente erano stati erroneamente ricondotti a problematiche di natura gastrica, senza che fossero disposti ulteriori accertamenti diagnostici. Gli eredi della paziente , ritenendo che il decesso fosse riconducibile a negligenza e imperizia da parte del personale sanitario, hanno adito l’autorità giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni. Tuttavia, la Corte d’Appello , con la sentenza impugnata, ha escluso la sussistenza del nesso causale tra la condotta dei sanitari e il decesso della paziente, rilevando un’ insufficienza probatoria sotto il profilo della causalità materiale. Le motivazioni della Cassazione Investita della questione, la Corte di Cassazione ha ritenuto fondato il ricorso degli eredi, censurando la decisione della Corte d’Appello. Secondo gli Ermellini, l’assenza o l’incompletezza della documentazione clinica può rappresentare un elemento di prova a favore del paziente o dei suoi aventi causa , poiché impedisce la corretta ricostruzione dell’iter diagnostico e terapeutico seguito dai sanitari. La Corte ha evidenziato che la cartella clinica e la documentazione sanitaria costituiscono strumenti fondamentali di ricostruzione degli eventi e, in caso di lacune o omissioni, esse possono incidere negativamente sulla posizione della struttura sanitaria, contribuendo ad affermarne la responsabilità. L’onere della prova , infatti, grava sulla parte che detiene la documentazione medica e che ha l’obbligo di conservazione e corretta tenuta della stessa. Principio di diritto enunciato La sentenza in esame si colloca in un consolidato orientamento giurisprudenziale che attribuisce un valore centrale alla documentazione sanitaria nel contenzioso medico-legale. La Cassazione ha ribadito che la carenza, l’errata compilazione o la mancanza della cartella clinica possono costituire un elemento probatorio sfavorevole alla struttura sanitaria, rafforzando la presunzione di un inadempimento colpevole . Tale principio si fonda sulla funzione della documentazione medica, che deve garantire trasparenza e tracciabilità dell’attività svolta dal personale sanitario. Quando la documentazione è incompleta o carente, ne deriva un’incertezza probatoria che, secondo i principi in materia di responsabilità civile e in particolare di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria , non può essere posta a carico del paziente. Effetti sul contenzioso in materia di responsabilità medica Questa pronuncia rafforza la posizione di chi agisce per il risarcimento del danno subito a seguito di presunti errori medici , ponendo maggiore attenzione sul ruolo della struttura sanitaria nella corretta gestione della documentazione clinica. Il paziente o i suoi eredi, che spesso si trovano in una posizione di svantaggio probatorio , potranno avvalersi di questa giurisprudenza per dimostrare che la mancata o lacunosa documentazione incide sulla possibilità di ricostruire adeguatamente il decorso clinico e, quindi, di stabilire il nesso causale tra la condotta dei sanitari e l’evento lesivo. Conclusione Alla luce della sentenza n. 11224/2024, le strutture sanitarie sono chiamate a una maggiore attenzione nella redazione e conservazione della documentazione clinica , poiché eventuali omissioni potrebbero determinare una presunzione di responsabilità nei loro confronti. L’insegnamento della Corte di Cassazione si allinea ai principi generali in materia di onere probatorio e responsabilità contrattuale , riaffermando che la corretta gestione della documentazione sanitaria rappresenta non solo un obbligo giuridico, ma anche una garanzia essenziale per la tutela dei pazienti e per la trasparenza dell’attività medico-sanitaria. Il rinvio alla Corte d’Appello per un nuovo esame del caso testimonia l’importanza della valutazione complessiva delle prove , con particolare attenzione agli effetti delle omissioni documentali nel giudizio di responsabilità medica.

Sentenza giudiziaria

Annullata cartella esattoriale da 267.749,00 euro

Sentenza del 06/02/2023 n.473/2023 - Corte di Giustizia Tributaria di primo gradi di Lecce

La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Lecce, con la recente sentenza n. 473/2023, depositata il 21 marzo 2023, ha accolto il ricorso del contribuente ed ha annullato una cartella esattoriale per un importo pari ad € 267.749,00 euro poichè la stessa non è mai stata notificata al ricorrente, così come dimostrato nel corso del giudizio dal sottoscritto difensore Avv. Salvatore Ponzo. In effetti il ricorrente, dopo aver ricevuto la notifica di un'intimazione di pagamento di 496.389,18 euro contenente numerose cartelle esattoriali per tasse, si accorgeva che la somma richiesta era assolutamente esorbitante, ma non riusciva a comprendere le ragioni di tale circostanza e, con l'ausilio del sottoscritto difensore, individuava una probabile anomalia. Il primo passo è stato quello di richiedere copia della suddetta cartella e della eventuale documentazione che dimostrasse l'avvenuta notifica ad Agenzia delle Entrate riscossione la quale non esibiva nulla. Pertanto il contribuente proponeva specifico ricorso. Il Giudice Tributario ha messo in luce come Agenzia delle Entrate riscossione non sia stata in grado di confutare le tesi difensiva del ricorrente e, di fatto, non abbia fornito la prova della notifica della suddetta cartella esattoriale. Conseguentemente il Giudice Tributario ha annullato la cartella esattoriale per un valore pari ad €267.749,00 richiamando la giurisprudenza della Corte di Cassazione, resa a Sezioni Unite, n. 10001/21.

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