Roberto Pano

Informazioni generali

Mi occupo soprattutto di diritto del lavoro, diritto dei trasporti e diritto dei consumatori.

Esperienza

Diritto del lavoro

Prima di intraprendere la professione legale, ho lavorato 20 anni in fabbrica, in qualità di responsabile impianti chimici complessi. Contemporaneamente, all'interno di un grande sindacato lavoratori, sono stato un dirigente sindacale. Proprio l'impegno in ambito sindacale, mi ha fatto subire tre licenziamenti discriminatori: sono però sempre riuscito a ritornare nel mio posto di lavoro.

Mobbing

L'ho vissuto sulla mia pelle! Sono stato personalmente vittima di mobbing, avendo subito tre licenziamenti disciplinari durante i miei 20 anni di lavoro in fabbrica. Ho partecipato a studi e seminari sul mobbing, fenomeno relativamente nuovo in ambito lavorativo.

Licenziamento

Ho lavorato in fabbrica per 20 anni, sono stato un dirigente sindacale e a causa del mio impegno nel sindacato, ho subito 3 licenziamenti per ritorsione.

Altre categorie

Privacy e GDPR, Diritto civile, Risarcimento danni, Diritto di famiglia, Diritto bancario e finanziario, Investimenti, Usura, Eredità e successioni, Separazione, Divorzio, Diritto assicurativo, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Previdenza, Diritto sindacale, Diritto penale, Violenza, Truffe, Sostanze stupefacenti, Aste giudiziarie, Diritto immobiliare, Diritto condominiale, Sfratto, Diritto dei trasporti terrestri, Incidenti stradali, Multe e contravvenzioni, Tutela del consumatore, Malasanità e responsabilità medica, Unioni civili.

Credenziali

Pubblicazione legale

Attenti ai prezzi nei supermercati

Pubblicato su IUSTLAB

TERMOLI. L'aumento generalizzato dei prezzi è oramai sotto gli occhi di tutti. Che sia colpa dell'aumento delle materie prime, dei carburanti, della guerra o della speculazione di qualcuno, questo non è facile da capire, ma una cosa è certa: i prezzi esposti devono essere chiari e soprattutto il consumatore ha il diritto di pagare il prezzo esposto sullo scaffale e/o indicato sul cartellino, e non un centesimo di più! Tutto questo in base al combinato disposto dell’articolo 14 Decreto Legislativo n. 114 del 31/03/1998 e dell’articolo 1336 del Codice Civile; ciò vuol dire che il prezzo esposto deve essere lo stesso battuto alla cassa. Pertanto, se giunti alla cassa il venditore pretende di farvi pagare di più, dovete pretendere di pagare quanto indicato sullo scaffale o sul cartellino e poco importa se il commerciante si giustifica dicendo che non ha fatto in tempo a cambiare il prezzo. È bene ricordare che, secondo il Codice del Consumo introdotto dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n. 206, la pubblicità deve essere «palese, veritiera e corretta», viceversa è considerata ingannevole qualsiasi pratica commerciale che contenga informazioni non rispondenti al vero o che «induca in errore il consumatore medio». Ho dovuto faticare non poco per far capire ad una cassiera quali fossero i miei diritti di consumatore; in maniera piuttosto arrogante, pretendeva o che avessi pagato quanto battuto dalla cassa o che lasciassi la merce prelevata dallo scaffale. È vero che a volte si tratta di pochi centesimi, ma su un carrello pieno di merce può influire anche per svariati euro. Il mio consiglio, oltre che da consumatore, da avvocato che si interessa al diritto dei lavoratori e dei consumatori, è quello di controllare ogni singolo bene acquistato e di verificare che, il prezzo battuto alla cassa, indichi il medesimo importo di quello riportato sullo scaffale o sul cartellino. Avvocato Roberto Pano