Avvocato Pietro Sellaro a Verona

Pietro Sellaro

Avvocato Civilista

Informazioni generali

Pietro Sellaro, avvocato dal 1998. Passione, etica e concretezza ispirano la mia azione professionale che ho svolto a Palermo, prima di spostarmi a Verona. Mi occupo di diritto e processo civile, segnatamente di contratti, procedure per recupero crediti, risarcimento danni e altre azioni di tutela civile. Mi dedico, in modo "sartoriale", a persone e imprese. Ho un valore aggiunto: il lavoro di squadra. Collaboro, perciò, con altri colleghi e con uno studio di commercialisti veronesi, apportando la mia esperienza legale. La sensibilità per i temi familiari, infine, mi ha permesso di risolvere casi complessi di separazioni e divorzi.

Esperienza


Tutela degli anziani

La retta per i malati di Alzheimer - come di altre gravi patologie neurodegenerative - dovuta alle R.S.A. non deve gravare sulle famiglie ma sul S.S.N., secondo quanto stabilito da molti giudici italiani. Mi sono occupato, peraltro, di cause aventi ad oggetto la tutela di persone anziane, affette da gravi malattie psichiatriche, per le quali i rispettivi Comuni di residenza avevano anticipato il pagamento alle strutture ospitanti. Rette che, poi, i Giudici hanno posto a carico delle ASL competenti per territorio, statuendo dunque il rimborso delle anticipazioni in favore degli Enti locali.


Diritto civile

Diritto e processo civile hanno, da sempre, destato le mie maggiori attenzioni. Ho, quindi, indirizzato la mia carriera professionale verso le tematiche civilistiche: azioni risarcitorie, contratti, diritto familiare. L'esperienza (più che decennale) di magistrato onorario, addetto al civile, ha irrobustito tali competenze. La successiva dedizione alla mediazione civile, in uno allo studio dei temi sull'arbitrato, mi hanno permesso - nell'attività legale - un approccio più "laico": concreto e finalizzato alla ricerca di soluzioni in grado di soddisfare gli interessi di tutte le parti coinvolte !


Separazione

La tenacia nella ricerca di una soluzione equa, avendo cura di contemperare interessi materiali e morali, muove le mie azioni in tale delicato ambito, ponendo particolare attenzione all'equilibrio ed alla serenità tanto della (ex) coppia, quanto e soprattutto dei minori. Pre-condizione: accostarsi alle questioni con professionalità e pazienza, sapendo che le decisioni condivise, se perseguite, arrivano !


Altre categorie

Divorzio, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto immobiliare, Diritto condominiale, Locazioni, Risarcimento danni, Domiciliazioni e sostituzioni, Incidenti stradali, Unioni civili, Matrimonio, Diritto di famiglia, Sfratto, Multe e contravvenzioni, Mediazione.



Credenziali

Pubblicazione legale

Rette per i malati di alzheimer ? a carico del s.s.n. !

"Il Petrino" 08.2025 - Periodico di cultura e informazione

RETTE PER I MALATI DI ALZHEIMER ? A CARICO DEL S.S.N. ! La Corte di Appello di Milano ha di recente ribadito (cfr. sent. n. 1644 del 9.6.2025) che le rette pagate dai familiari in favore delle R.S.A. devono gravare sul Servizio Sanitario Nazionale (dunque sulle ASL), nei casi in cui il ricovero dei propri congiunti dipenda da malattia di Alzheimer ovvero da altre gravi patologie neurodegenerative. D’altra parte tale principio era già stato affermato, seppur con sfumature diverse, da diverse autorità giudiziarie (Corte di Cassazione, cfr., fra le tante, ordinanza n. 26943/2024; Tribunale Firenze, 15.02.2023; Tribunale Verona, sent. n. 689/2016). In definitiva, il discrimine - per reputare la prestazione socio-assistenziale “inscindibilmente connessa” a quella sanitaria e, quindi, soggetta al regime di gratuità proprio di quest’ultima - è riposto nella individuazione: a) di una “malattia ingravescente”; b) di un “piano terapeutico integrato”, collegato alla prestazione di assistenza e cura della persona.

Sentenza giudiziaria

Il momento rilevante - ai fini del tasso antiusura - è dato dalla stipula del mutuo

Sent. Trib. Termini Imerese 07.05.2020

Il Tribunale, rigettando l'opposizione al decreto ingiuntivo da parte dei correntisti, aderendo agli insegnamenti della Suprema Corte di Cassazione, ha statuito che l'usura sopravvenuta deve ritenersi legittima in quanto non è ravvisabile una specifica violazione della legge antiusura (art. 644 c.p. e art. 1815, comma II c.c.), posto che si intendono usurari gli interessi che superano il limite di legge nel momento in cui essi sono promessi o convenuti, indipendentemente dal loro pagamento.

Sentenza giudiziaria

Riconosciuto il diritto di credito avanzato con decreto ingiuntivo

Sentenza Trib. di Termini Imerese N. 287/2020

Una società ed i singoli soci avevano proposto opposizione contro un decreto ingiuntivo, ottenuto da una Banca cooperativa, contestando, peraltro, l'indeterminatezza dei tassi debitori, il superamento, nella determinazione del saggio degli interessi, del tasso-soglia previsto in tema di usura. Il Tribunale - in accoglimento delle difese prospettate dall'Istituto di Credito, da me rappresentato, facendo applicazione di recenti pronunce della Cassazione - ha respinto l'opposizione.

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