Massimo Billi

Informazioni generali

Sono avvocato dal 2009 iscritto presso il Foro di Napoli e cassazionista dal 2019, attualmente iscritto presso l'elenco dei delegati alle vendite giudiziarie presso il Tribunale di Torre Annunziata. Ho svolto proficuamente la pratica forense presso l'avvocatura Regionale della Campania e lavoro in proprio dal 2008. Già cultore di diritto pubblico ed amministrativo presso la SUN presto la mia opera intellettuale principalmente per la difesa in giudizio dei privati innanzi alla pubblica amministrazione. Seguo anche il contenzioso inerente gli immobili fra cui locazioni, sfratti, cause in materia di proprietà e condominio.

Esperienza

Diritto condominiale

Ho amministrato direttamente oltre 20 condomini in Napoli e provincia, interessandomi anche di complessi immobiliari articolati, come un parco di 75 villette in zona Varcaturo interessato da problematiche urbanistiche inerenti la concessione edilizia in forza del quale è stato realizzato. Ho esperienza pertanto sia nella proposizione di controversie condominiali dal lato attivo che dal lato passivo compreso recupero crediti dai condomini morosi, impugnative di assemblea di condominio e contstazione di appalti per il ripristino di parti comuni condominiali, preso assistenza ai privati anche in sede assembleare

Locazioni

Ho seguito oltre 20 sfratti per morosità e finita locazione, ho maturato particolare esperienza nella redazione dei contratti di locazione con particolare riguardo agli immobili ad uso commerciale e diverso predisponendo idonee penali a favore del locatore.

Sfratto

Ho seguito oltre 20 sfratti per morosità e finita locazione commerciale ed abitativo, preso assistenza piena anche in sede di esecuzione forzata per la riscossione dei canoni scaduti e non corrisposti.

Altre categorie

Diritto amministrativo, Ricorso al TAR, Edilizia ed urbanistica, Diritto civile, Pignoramento, Contratti, Appalti pubblici, Aste giudiziarie, Diritto immobiliare, Cassazione, Gratuito patrocinio.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Abusiva occupazione di locale condominiale e domanda di abbattimento di immobile soggetto a condono edilizio. Procedimento per Cassazione in cui la mia cliente è risultata integralmente vittoriosa

Cassazione Civile - ordinanza n. 20091/2023

La mia cliente aveva rivendicato un locale condominiale che controparte aveva abusivamente occupato deducendo l'usucapione, quest'ultimo aveva inoltre contestato alla mia cliente la realizzazione di un immobile abusivo in luogo di un giardino confinante col condominio. Dopo aver vinto in primo grado ed in appello ho ottenuto una vittoria piena in Corte di Cassazione, la Corte ha accolto tutte le mie argomentazioni condannando il ricorrente ad un cospicuo rimborso delle spese giudiziarie.

Sentenza giudiziaria

Il TAR Attribuisce alla minore 40 ore di sostegno alla minore a cui la scuola ne aveva assegnate solo 22.

TAR Campania - Napoli 4658/2023

Ho difeso una bambina di terza elementare a cui erano state attribuite solo 22 ore di sostegno, largamente insufficienti a soddisfare le sue esigenze didattiche. Grazie al mio patrocinio il TAR Campania ha prima assegnato in via provvisoria 40 ore a dicembre, confermando la decisione in via definitiva a Luglio.

Caso legale seguito

Apertura impianto distribuzione carburante in comune sciolto per infiltrazioni camorristiche

Stazione di servizio di circa 14 mila mq per la distribuzione di carburanti e attività commerciali accessorie.

In un comune in odore di infiltrazioni camorristiche (poi effettivamente sciolto con decreto del Presidente della Repubblica) la società mia cliente non riusciva ad ottenere i titoli abilitativi per la costruzione e la apertura di un punto vendita carburante e attività commerciali correlate. Il comune ha opposto una serie di ripetuti rigetti immotivati. I miei clienti hanno sempre rifiutato l'idea di dover pagare tangenti. Dopo una serrata battaglia giudiziaria il TAR ha annullato i provvedimenti impugnati, condannando il comune alle spese e disponendo altresì la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica ed all'ANAC (autorità nazionale anticorruzione) ritenendo i comportamenti degli uffici comunali altamente sospetti e frutto di verosimili pressioni illecite.