Maria Celeste Lenza

Il procedimento di negoziazione assistita in materia familiare, introdotto nel nostro ordinamento nel 2014 è finalizzato alla conclusione di un accordo, tra i coniugi, i genitori o le parti, per regolare aspetti della vita “post-coniugale” dei membri del nucleo. Trattasi di una modalità alternativa di risoluzione della controversia molto più celere rispetto al ricorso presentato in Tribunale. Durante il primo appuntamento avrò modo di spiegare all'assistito le differenze intercorrenti tra le due strade e valuteremo insieme la percorribilità dell'una o dell'altra

Da quando ho iniziato la pratica forense mi occupo esclusivamente di diritto di famiglia e, per questa ragione, ho avuto modo di studiare ed approfondire questa tematica con particolare riferimento alle prassi giurisprudenziali e alle prassi del Tribunale di Salerno in cui opero prevalentemente.

"Cosa succede se scelgo di separami?", "A chi spetta la casa coniugale?", "Ho diritto ad un assegno di mantenimento?", "Mio marito marito/mia moglie mi minaccia di non farmi vedere più i figli, possibile?". Queste sono le domande a cui ogni volta viene fornita una risposta e una pronta soluzione giuridica. Quest'ambito del diritto richiede non soltanto conoscenze tecniche ma anche empatia e capacità di comprendere le ansie e i mille dubbi che tali scelte comportano. L'assistito/a viene in ogni passo seguito/a e supportato/a e mai lasciato/a solo/a.