Avvocato Luana Giangregorio a Meolo

Luana Giangregorio

Avvocato

Informazioni generali

Avvocato esperta in protezione dei dati personali, diritto digitale e contrattualistica. Si occupa di assistenza giudiziale e stragiudiziale affiancando imprese e professionisti nella gestione legale dei processi digitali e tecnologici. Il suo approcio è rivolto alla prevenzione del contenzioso e alla tutela dell’immagine aziendale, anche rispetto a profili di responsabilità (civile e penale) legati alla gestione illecita dei dati, alla violazione di obblighi contrattuali e alla sicurezza informatica. Sebbene il suo focus professionale riguardi in particolare il diritto digitale, assiste anche realtà attive in altri settori.

Esperienza


Diritto penale

Offro assistenza legale in materia di reati informatici e responsabilità penale connessa all’uso delle tecnologie digitali. Mi occupo di tematiche quali accessi abusivi a sistemi informatici, frodi online, data breach, phishing, cyberstalking e violazioni della normativa in materia di protezione dei dati personali.


Diritto commerciale e societario

Offro assistenza a soci, amministratori, liquidatori e terzi su tutte le questioni di governance e gestione dell'impresa. Mi occupo di redazione e revisione di contratti specificamente calibrati sulle diverse aree di attività di impresa.


Diritto dell'informatica

Mi occupo di tutti gli aspetti giuridici legati all'uso delle tecnologie informatiche, come la tutela dei dati personali e della proprietà intellettuale, rapporti tra fornitori e utenti di servizi informatici e commercio elettronico.


Altre categorie

Diritto civile, Proprietà intellettuale, Privacy e GDPR, Contratti.



Credenziali

Caso legale seguito

Truffa da phishing e bonifici fraudolenti

Dalla ricostruzione dell’attacco al ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) per la tutela della vittima di operazioni non autorizzate.

Ho prestato consulenza in un caso di truffa da phishing che aveva colpito un cliente, con sottrazione di credenziali e successivi trasferimenti bancari fraudolenti. L’attività ha riguardato la ricostruzione tecnica e giuridica delle modalità dell’attacco, la predisposizione della denuncia e la gestione operativa del contenzioso con l’istituto di credito. Prima, ho avviato reclamo formale alla banca con contestazione delle operazioni non autorizzate e, successivamente, curato la procedura avanti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

Esperienza di lavoro

Collaboratore autonomo - Studio Legale

Dal 7/2023 - lavoro attualmente qui

Mi occupo di analisi dei fascicoli e predisposizione di memorie difensive e istanze relativamente ai reati in materia di sostanze stupefacenti e guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze. Gestisco i lavori di pubblica utilità come misura alternativa/sostitutiva, curando richieste, convenzioni e monitoraggio dell’adempimento, supporto i percorsi di messa alla prova e le definizioni alternative.

Pubblicazione legale

Quando la violazione della privacy diventa reato

Pubblicato su IUSTLAB

La protezione dei dati personali non è solo una questione di compliance al GDPR , ma può assumere anche rilievo penale. In diversi casi, infatti, le condotte illecite non si limitano a determinare sanzioni amministrative o civili, ma configurano veri e propri reati informatici o violazioni penali del Codice della Privacy . 1. Privacy e diritto penale: le norme di riferimento Oltre al GDPR e al Codice Privacy , alcune fattispecie penali disciplinano la protezione dei dati e la sicurezza informatica. Tra le più rilevanti abbiamo: Art. 615-ter c.p. Accesso abusivo a un sistema informatico o telematico : punisce chiunque si introduca abusivamente in un sistema protetto da misure di sicurezza; Art. 640-ter c.p. – Frode informatica : punisce chi, alterando un sistema informatico o intervenendo senza diritto su dati o programmi, procura un ingiusto profitto con altrui danno; Art. 167 Codice Privacy : sanziona il trattamento illecito di dati personali che arrechi nocumento all’interessato, salvo che il fatto costituisca più grave reato; Art. 167-bis e 167-ter Codice Privacy : puniscono, rispettivamente, la comunicazione o diffusione illecita di dati su larga scala e l’acquisizione fraudolenta di archivi di dati personali su larga scala. 2. Phishing e truffe online Un esempio pratico è il phishing , ossia l'inganno informatico con cui si inducono le vittime a rivelare credenziali di accesso, spesso tramite e-mail o siti falsi. Il phishing rientra nella truffa classica (art. 640 c.p.) quando prevale l'inganno ai danni della persona, mentre può configurare frode informatica (art. 640-ter c.p.) , se le credenziali sottratte vengono utilizzate per alterare sistemi o trasferire denaro. 3. Responsabilità delle imprese e D.lgs. 231/2001 Quando i reati informatici vengono commessi nell’interesse o a vantaggio di un'impresa , può applicarsi la disciplina del D.lgs. 231/2001 , che introduce la responsabilità amministrativa degli enti. Tra i reati presupposto della suddetta disciplina rientrano: accesso abusivo ai sistemi informatici; danneggiamento di dati, sistemi o informazioni informatiche (artt. 635-bis e ss. c.p.); frode informatica se commessa in danno dello Stato o di altro ente pubblico. Le conseguenze possono essere molto gravi: sanzioni pecuniarie, interdizione dall'attività o esclusione da appalti pubblici. 4. Come prevenire rischi penali legati ai dati personali Per le imprese, prevenire la commissione di reati informatici non significa soltanto rispettare il GDPR, ma anche ridurre i rischi penali. Alcune misure chiave sono: implementare misure tecniche di sicurezza (autenticazione forte, crittografia, monitoraggio accessi); predisporre policy interne e regolamenti aziendali sull'uso di strumenti informatici; attivare programmi di formazione periodica contro il phishing e la social engineering; adottare un Modello 231 che includa i reati informatici; stabilire un piano di gestione dei data breach , che tenga conto anche dei profili penali e della necessità di conservare prove digitali. Conclusioni I reati informatici rappresentano un punto di intersezione tra normativa privacy, diritto penale e diritto digitale . Una violazione dei dati non comporta soltanto sanzioni amministrative da parte del Garante, ma può integrare vere e proprie fattispecie di reato, con conseguenze personali e aziendali rilevanti. Per questo, le imprese devono adottare un approccio integrato: protezione dei dati personali, cybersecurity e prevenzione penale . Solo così è possibile ridurre il rischio di danni economici, reputazionali e giuridici.

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Lo studio

Luana Giangregorio
Via Ca' Tron, 52
Meolo (VE)

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