Guglielmo Pezzolla

Sentenza giudiziaria

Una mia assistita aveva ricevuto un atto di ingiunzione fiscale emesso dal Comune di Matera per somme ritenute ingiuste e prive dei necessari requisiti di legge. Abbiamo proposto opposizione dimostrando la carenza dei presupposti normativi e la violazione delle garanzie procedurali previste dalla L. 228/2012. Il Giudice di Pace ha accolto integralmente le nostre argomentazioni, annullando l’atto impugnato e condannando il Comune di Matera al pagamento delle spese di lite. Si è trattato di un risultato importante perché riafferma il principio secondo cui i Comuni e gli enti impositori non possono procedere con atti esecutivi senza il rigoroso rispetto delle norme poste a tutela dei cittadini. Questa sentenza rappresenta un esempio concreto di come il diritto possa restituire equilibrio e giustizia di fronte a richieste indebite della Pubblica Amministrazione.

Pubblicazione legale

Una delibera condominiale può essere impugnata dai condomini assenti, dissenzienti o astenuti se contraria alla legge o al regolamento. Il ricorso va proposto entro 30 giorni (dalla delibera o dalla comunicazione del verbale). Prima del giudizio è obbligatoria la mediazione. L’impugnazione non sospende automaticamente l’efficacia della delibera, salvo provvedimento del giudice. Se l’assemblea successiva revoca o sostituisce la delibera, l’impugnazione perde efficacia.

Titolo professionale

Corso di formazione “Un Curatore Speciale per il Minore” Corso accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Bari, in collaborazione con il Tribunale di Bari e il Tribunale per i Minorenni, dedicato alla tutela giuridica dei minori e al ruolo dell’avvocato curatore speciale nelle procedure civili e penali minorili.

Sentenza giudiziaria

Il TAR Puglia – Bari, Sez. III, accoglie il ricorso del privato avverso l’ordinanza comunale di ripristino dello stato dei luoghi per presunti abusi edilizi, rilevando la violazione dell’obbligo di istruttoria e motivazione. Il Collegio ha evidenziato che il Comune ha disposto l’ordine repressivo senza verificare lo stato attuale dei luoghi e senza considerare il precedente provvedimento penale di archiviazione fondato su avvenuto spontaneo ripristino, determinando così l’illegittimità dell’atto sanzionatorio.

Sentenza giudiziaria

Con la sentenza n. 113/2021, il TAR Puglia – Sezione II – ha accolto il ricorso proposto dall'Avvocato Guglielmo Pezzolla per due cittadini, ordinando alla Questura di Bari di restituire le licenze di porto di fucile da caccia revocate senza adeguata istruttoria. Il Tribunale ha riconosciuto l’infondatezza del giudizio di inaffidabilità formulato dall’Amministrazione e ha nominato un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, condannando inoltre il Ministero alle spese di giudizio.

Sentenza giudiziaria

La sentenza riguarda una opposizione contro un’avviso di ingiunzione emessa dal Comune di Matera. La ricorrente contestava l’illegittimità della procedura di riscossione, per mancata notifica del dettaglio degli importi a ruolo nei 120 giorni precedenti, come previsto dalla legge. Il Giudice di Pace ha accolto l’opposizione, annullando l’ingiunzione e condannando il Comune al pagamento delle spese. La decisione sottolinea l’obbligo per l’ente di rispettare procedimenti preventivi specifici prima di attuare procedure esecutive.

Titolo professionale

Corso organizzato dal Tribunale per i Minorenni e dall’Ordine degli Avvocati di Bari, dedicato alla tutela dei minori e al ruolo dell’avvocato nelle procedure minorili. Incentrato sull’applicazione del D.Lgs. n. 272/1989 e sulle garanzie di protezione dei soggetti più vulnerabili.

Titolo professionale

Corso biennale accreditato dalle Camere Penali di Bari e Trani e dagli Ordini degli Avvocati, dedicato alla deontologia forense e alle tecniche difensive del penalista. Il percorso ha approfondito metodologia, strategia processuale e principi etici della difesa d’ufficio.

Sentenza giudiziaria

La sentenza penale del Tribunale di Bari del 27 novembre 2020 ha assolto gli imputati per contraffazione e ricettazione di merce con marchi contraffatti, con formula piena ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., perché il fatto non sussiste. Il difensore ha sostenuto che non vi erano prove tecniche né documentali sufficienti a dimostrare l’effettiva contraffazione, né l’idoneità ingannevole dei marchi contestati, evidenziando la mancanza di accertamenti specifici sul materiale sequestrato e l’incertezza sulla proprietà dell’autovettura usata per il trasporto della merce.

Esperienza di lavoro

Consulente Aziendale in materia di protezione dati, GDPR, predisposizione modulistica consenso trattamento dati. Contrattualistica. Modello 231. Diritto Sindacale dipendenti.