Avvocato Giulio Errico a Lecce

Giulio Errico

Avvocato Penalista

Informazioni generali

Avvocato iscritto all'Albo Ordinario, svolge attività di consulenza e assistenza legale in procedimenti penali. È autore di pubblicazioni su diverse riviste giuridiche ed è Dottorando di Ricerca in Diritto Processuale Penale presso l’Università “LUM – G. Degennaro”. Avendo, sin dall'inizio della pratica forense, approfondito la conoscenza del diritto penale e del diritto processuale penale, opera in tutti i settori del diritto penale, offrendo assistenza nei procedimenti riguardanti i reati contro lo Stato, la Pubblica Amministrazione e i Privati. Si occupa, inoltre, di misure di prevenzione e violazioni del T.U. sugli stupefacenti.

Esperienza


Diritto penale

Offre assistenza a coloro i quali intendano far valere i propri diritti nel processo. Il costante studio delle leggi penali sostanziali e processuali, unitamente all’esperienza maturata innanzi ai Tribunali e alle Corti, permette di fornire ai propri clienti una difesa puntuale ed attenta nei diversi ambiti del diritto penale.


Truffe

Svolge attività di consulenza e di assistenza legale in procedimenti penali riguardanti reati contro il patrimonio. Ha maturato una solida esperienza nell'ambito di processi inerenti i seguenti delitti: furto, rapina, estorsione, danneggiamento, truffa, insolvenza fraudolenta, circonvenzione di incapaci, usura, appropriazione indebita, ricettazione, riciclaggio. Inoltre, ha curato la difesa in numerosi processi riguardanti casi di illeciti nell'esercizio del commercio (515 - 516 - 517 c.p.).


Violenza

Svolge attività di consulenza e di assistenza legale in procedimenti penali riguardanti reati contro la persona e la famiglia. Ha maturato una solida esperienza nell'ambito di processi inerenti i seguenti delitti: violazione degli obblighi di assistenza familiare, abuso di mezzi di correzione o di disciplina, maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali (anche colpose e stradali), rissa, omicidio colposo, omicidio stradale, omissione di soccorso e violenza privata.


Altre categorie

Stalking e molestie, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Cassazione, Gratuito patrocinio, Domiciliazioni e sostituzioni.



Credenziali

Sentenza giudiziaria

Imprenditore assolto per frode in commercio

Sentenza emessa dal Tribunale di Lecce - 22/10/2024

Si pubblica estratto della sentenza di assoluzione nei confronti di un imprenditore accusato di frode in commercio

Pubblicazione legale

Truffe online: qual è il giudice territorialmente competente?

Pubblicato su IUSTLAB

Truffe online e competenza territoriale: il criterio del luogo dell’ingiusto profitto La determinazione della competenza territoriale nei reati di truffa online è un tema particolarmente rilevante nella pratica giudiziaria. La Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale: la competenza si radica presso il luogo in cui il soggetto agente consegue l’ingiusto profitto. Tuttavia, l’applicazione concreta di tale criterio dipende dalla possibilità di individuare con certezza il contesto territoriale in cui il profitto è stato effettivamente realizzato. Il criterio dell’accreditamento del profitto Secondo la giurisprudenza della Cassazione, la distinzione principale riguarda il mezzo attraverso cui il truffatore riceve il denaro: 1. Carte dotate di IBAN (es. conti correnti, carte prepagate collegate a istituti di credito identificabili) • In questi casi, l’istituto bancario o di credito fornisce un riferimento territoriale certo. Poiché l’IBAN è associato a una specifica banca operante in un determinato luogo, è possibile individuare il punto esatto in cui il truffatore ha ottenuto il profitto. Di conseguenza, la competenza territoriale sarà determinata dal luogo in cui si trova l’istituto di credito presso cui è accreditata la somma. 2. Carte non dotate di IBAN (es. carte prepagate anonime, come Postepay standard) • Quando il profitto viene accreditato su strumenti non riconducibili a un istituto bancario identificabile sul territorio, diventa impossibile individuare il luogo del conseguimento dell’ingiusto profitto. In questi casi, la Cassazione ha chiarito che la competenza territoriale si radica nel luogo in cui la vittima ha effettuato il versamento del denaro, ossia il punto in cui si è verificato l’effettivo depauperamento patrimoniale. Implicazioni pratiche Questa distinzione ha notevoli conseguenze dal punto di vista processuale. Nei casi in cui sia possibile individuare il luogo dell’accredito del profitto, le indagini possono essere più efficaci, consentendo agli inquirenti di risalire più facilmente all’identità del truffatore. Al contrario, nei casi in cui il profitto sia accreditato su strumenti anonimi, la competenza viene determinata dal luogo della vittima, il che può comportare una distribuzione frammentata dei procedimenti su più uffici giudiziari. Conclusioni La competenza territoriale nelle truffe online segue il principio del luogo dell’ingiusto profitto, ma la sua applicazione dipende dalla tracciabilità del denaro. La Cassazione, distinguendo tra carte con IBAN e strumenti anonimi, ha fornito un criterio chiaro per orientare l’individuazione del giudice competente, bilanciando l’esigenza di certezza con la necessità di garantire l’efficacia delle indagini.

Pubblicazione legale

Alle Sezioni Unite una questione in tema di misure di prevenzione patrimoniali e diritti dei terzi (art. 52 d. lgs. 159/2011)

Pubblicato su IUSTLAB

Con ordinanza del 20 dicembre 2024 (ud. 3 dicembre 2024), n. 47294, la Quinta Sezione della Corte di Cassazione ( Pres. Pezzullo, Rel. Giordano) ha rimesso al Supremo Consesso un importante questione in tema di misure di prevenzione. Il 29 maggio 2025, le Sezioni Unite dovranno, infatti, stabilire " se, in tema di misure di prevenzione patrimoniali, l’art. 52, comma 1, d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 – in forza del quale la confisca non pregiudica i diritti di credito dei terzi derivanti da atti aventi data certa anteriore al sequestro – debba essere interpretato nel senso che, ai fini dell’ammissione allo stato passivo del credito del terzo derivante da fatto illecito commesso dal proposto , il relativo diritto debba essere sorto antecedentemente all’applicazione della misura cautelare , anche se accertato e liquidato in un momento successivo , ovvero nel senso che debba essere anteriore al sequestro anche l’accertamento giudiziale del credito". Si rimanda all'ordinanza per un approfondimento delle ragioni in diritto.

Leggi altre credenziali (12)

Contatta l'avvocato

Avvocato Giulio Errico a Lecce
Telefono Email WhatsApp

Per informazioni e richieste:

Contatta l'Avv. Errico per sottoporre il tuo caso:

Accetto l’informativa sulla privacy ed il trattamento dati
Avvocato Giulio Errico a Lecce

Avv. Giulio Errico

Telefono Email WhatsApp
Telefono Email WhatsApp

Lo studio

Giulio Errico
Via Antonio Gidiuli, N. 34
Lecce (LE)

IUSTLAB

Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati


Privacy e cookie policy