La pena prevista per il capo promotore di un'associazione finalizzata al narcotraffico al vaglio della Corte Costituzionale

Scritto da: Giulio Errico - Pubblicato su IUSTLAB




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Con ordinanza del 29 gennaio 2025, la Corte d'Appello di Lecce ha rimesso alla Consulta un importante questione di legittimità costituzionale in materia di violazione della disciplina sugli stupefacenti. Il Giudice delle leggi sarà chiamato ad accertare la compatibilità col dettato costituzionale dell'art. 74, co. 4, D.P.R. n. 309/1990, con specifico riferimento alla pena prevista per il capo promotore di un'associazione finalizzata al narcotraffico (avente disponibilità di armi e con un numero di associati superiore a 10), che prevede una penna fissa di anni 24 di reclusione. Si rimanda alla lettura dell'ordinanza per l'approfondimento delle ragioni che hanno indotto il Collegio leccese a sospendere il processo. 



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Giulio Errico

Avvocato Penalista




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