Francesca Brutti

Caso legale seguito

Ho attivato per conto della parte assistita un procedimento di mediazione avente ad oggetto la domanda di divisione di immobili che aveva in comproprietà con altri soggetti. La parte assistita aveva ereditato per testamento una quota degli immobili e parte convenuta in mediazione aveva manifestato interesse all’acquisto della quota. In sede di mediazione, le parti hanno quindi trovato un accordo sul prezzo e il tutto si è poi perfezionato con il rogito davanti al Notaio.

Caso legale seguito

Il cliente assistito acquistava, con contratto a distanza, una bicicletta elettrica che avrebbe dovuto avere determinate caratteristiche e determinate prestazioni. Non appena in possesso della bicicletta il cliente si accorgeva che la stessa non aveva le qualità promesse e procedeva, quindi, con l’esercizio del diritto di recesso nei termini previsti dal codice del consumo, mettendo a disposizione di parte venditrice il mezzo per il ritiro. Parte venditrice contestava l’esistenza del diritto di recesso affermando che il bene era personalizzato e non era previsto il recesso. Seguiva una complessa attività istruttoria e con sentenza il Giudice dichiarava legittimo il recesso esercitato dal mio assistito e condannava parte venditrice a restituire il prezzo corrisposto dall’acquirente, oltre agli interessi e alle spese legali liquidate.

Pubblicazione legale

Un immobile affetto da abusi edilizi insanabili può essere oggetto di pignoramento, in tal caso l’immobile viene trasferito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova e l’aggiudicatario ha l’obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi e il costo necessario per effettuare tale attività viene decurtato dal prezzo di stima. Quando dell’abuso edilizio non sia stata data adeguata pubblicità e informazione, riscontrabile dalla perizia di stima e dall’avviso di vendita, l’aggiudicatario dell’immobile può invocare la risoluzione della vendita per l’alienazione di aliud pro alio (Tribunale di Verona, 14/03/2023).

Caso legale seguito

Ho assistito un cliente (comproprietario di un immobile), dapprima, nel fase di mediazione obbligatoria e successivamente (non avendo le parti trovato un accordo) nel giudizio di divisione immobiliare

Caso legale seguito

Nell’interesse del cliente ho promosso un’opposizione a decreto ingiuntivo contestando quando portato nel decreto ingiuntivo (a sostegno della pretesa creditoria veniva allegato un assegno sottoscritto dal cliente). Dopo un’intensa e difficoltosa attività istruttoria si è riusciti a provare che l’assegno in questione era stato consegnato “a garanzia” per un altro debito e che tale altro debito era già stato saldato dall’assistito. Veniva, quindi, accolta l’opposizione da me proposta a decreto ingiuntivo dichiarando che nulla era dovuto a parte opposta e condannando controparte alla rifusione delle spese legali.

Caso legale seguito

Ho assistito un cliente nel recupero del proprio credito promuovendo un pignoramento presso terzi, con tale pignoramento è stato colpito un fondo di previdenza complementare. Sul punto la giurisprudenza della Suprema Corte è intervenuta a riguardo e ha dichiarato che: “Anche dopo la riforma del settore disposta con il D.Lgs. 252 del 2005 le quote accantonate del trattamento di fine rapporto, tanto che siano trattenute presso l’azienda, quanto che siano versate al Fondo di Tesoreria dello Sato presso l’I.N.P.S. ovvero conferite in un fondo di previdenza complementare sono intrinsecamente dotate di potenzialità satisfattiva futura e corrispondono ad un diritto certo e liquido del lavoratore, di cui la cessazione del rapporto di lavoro determina solo l’esigibilità, con la conseguenza che le stesse sono pignorabili e devono essere incluse nella dichiarazione resa dal terzo ai sensi dell’art. 547 c.p.c.” (Cass. civ. 25/07/2018 n. 19708). Alla luce di tale orientamento, il Giudice dell’Esecuzione ha quindi assegnato la somma al creditore obbligando l’istituto che gestisce il Fondo Pensione a pagare le somme dovute nel momento del riscatto da parte del beneficiario (Tribunale di Verona, 22/01/2024).

Caso legale seguito

Ho prestato assistenza professionale ad una cliente esaminando la fattispecie in questione e le esigenze della cliente e predisponendo poi un contratto di comodato avente ad oggetto un terreno agricolo finalizzato alla coltivazione con inserimento di varie clausole.

Caso legale seguito

Ho assistito due clienti nel recupero del credito per canoni di locazione non pagati dal conduttore. Nel loro interesse ho promosso un esecuzione presso terzi al fine di recuperare il credito pignorando, nei limiti consentiti dalla legge, lo stipendio del debitore.

Caso legale seguito

Ho assistito una cliente, dopo aver esaminato il suo caso, nella redazione di una comunicazione di recesso da un contratto sottoscritto (fuori dai locali commerciali) per l'acquisto di un bene con contestuale accensione di un finanziamento con pagamenti rateali (prestito finalizzato). La signora, infatti, subito dopo aver sottoscritto il contratto ha avuto un ripensamento. La società, ricevuta la lettera di recesso, ha poi restituito l'anticipo versato dalla medesima signora.

Caso legale seguito

In materia di successioni, ho assistito dei clienti in un procedimento di mediazione obbligatoria promosso da alcuni coeredi nei confronti di due coeredi ed avente ad oggetto la nullità di donazioni fatte dal de cuius ai due coeredi, l'accertamento di plurimi prelievi fatti dai due coeredi da conto corrente cointestato con il de cuius e la restituzione delle somme a favore della massa ereditaria.

Caso legale seguito

Ho assistito una cliente nel recupero di un credito per una somma infruttifera prestata e non restituita con la predisposizione di un ricorso monitorio e l'assistenza nella successiva fase di pignoramento. A seguito di plurimi pignoramenti si è poi trovato un accordo con il debitore per un piano di rientro mensile.

Caso legale seguito

Nel caso di specie è stata assistita la clientela (due coniugi) a cui era stato intimato lo sfratto per finita locazione con esperimento di un'opposizione allo sfratto in quanto non si riteneva regolare l'intimazione di sfratto. A seguito dell'opposizione vi è stata la conversione del rito ed è stato promosso il procedimento obbligatorio di mediazione nel corso del quale le parti hanno poi raggiunto un accordo conciliativo.

Caso legale seguito

Il cliente ha ricevuto da parte di una società finanziaria la notifica di un ricorso per ingiunzione di pagamento e del decreto ingiuntivo per il pagamento di una somma di denaro relativa ad un prestito finalizzato concesso dalla società per l'acquisto di un bene. Avverso tale decreto è stata proposta opposizione per molteplici motivi (tra cui ad es. la prescrizione del credito, infatti la società non aveva inviato lettere interruttive della prescrizione e il prestito era risalente nel tempo), le parti hanno poi raggiunto un accordo conciliativo.

Caso legale seguito

Nell’interesse di parte assistita, proprietaria di un immobile concesso in locazione, si procedeva, stante la morosità dell’inquilino, con la procedura di sfratto per morosità, parte conduttrice proponeva pretestuosamente opposizione allo sfratto adducendo che l’immobile era affetto da vizi e che il contratto di locazione non era stato periodicamente registrato. L’opposizione avversaria è stata rigettata con condanna alle spese.