Fabio Sgarbi

La mia formazione professionale è stata improntata sul diritto penale poiché ho avuto l'occasione di analizzare molte fattispecie di reato, prevalentemente i delitti contro il patrimonio. L'esperienza pratica mi ha permesso di conoscere anche il diritto penitenziario ossia il complesso di norme giuridiche che regolano la fase esecutiva della pena, successiva alla condanna dell'imputato.

Il reato di stalking e molestie è annoverato nel codice penale all'art. 612 bis c.p., rubricato "atti persecutori". Questo e molti altri reati sono stati oggetto di aumento di pena in seguito alla Legge n. 69/2019 (cosiddetto "Codice Rosso") che ha permesso una trattazione prioritaria di queste fattispecie in quanto destano un elevato allarme sociale. Come gli atti persecutori, particolarmente gravi, sono anche i maltrattamenti contro familiari o conviventi ai sensi dell'art. 572 c.p.

Il codice penale dedica una parte alla trattazione dei delitti commessi contro la persona, il più delle volte reati caratterizzati dall'uso della violenza (sia verbale/piscologica che fisica). Esempi potrebbero essere il reato di minaccia (art. 612 c.p.) e il reato di lesioni personali (art. 582 c.p.) i quali prevedono una violenza che si esplica in modi diversi.