Avvocato Elisa Fea a Trinità

Elisa Fea

Avvocato civilista in Provincia di Cuneo

Informazioni generali

Sono Elisa Fea, Avvocato e Mediatore del Foro di Cuneo. La mia attività è concentrata sul diritto civile. Attraverso il confronto ed il rapporto di fiducia, focalizzo l’attenzione sui bisogni concreti del Cliente, in modo da aiutarlo a conoscere e proteggere i propri diritti. Individuata insieme la strategia migliore per raggiungere l’obiettivo prefissato, lo affianco passo dopo passo nel percorso intrapreso. Su richiesta, sono possibili colloqui al sabato mattina e da remoto, oltre che pagamenti rateali del compenso concordato, così da assicurare l'adeguata assistenza anche a chi non abbia immediata disponibilità economica.

Esperienza


Diritto di famiglia

Il diritto di famiglia è la mia vocazione da anni ed oggi che sono mamma mi sento maggiormente in grado di comprendere a fondo le dinamiche familiari. L'assistenza in questa materia riguarda rapporti tra coniugi, conviventi, genitori e figli, parenti ed affini (anche in materia ereditaria), sempre affiancando allo studio ed all'applicazione del diritto l'ascolto e l'individuazione delle problematiche da risolvere, soprattutto nelle situazioni più delicate. Anche nei rapporti familiari è importante cercare una soluzione condivisa, che tuteli gli interessi in gioco ed eviti dolorosi conflitti.


Eredità e successioni

Il nostro sistema di norme regola il momento in cui avremo cessato di vivere. Esistono tre tipi di successione a causa di morte: testamentaria (in presenza di testamento), legittima (in assenza di testamento) e necessaria (in presenza di legittimari, titolari della quota legittima). Gli istituti previsti dal sistema normativo devono essere applicati in base alle peculiarità del caso concreto, anche avvalendosi dell'ausilio di figure professionale esterne qualificate (Geometri di comprovata esperienza e Notai).


Separazione

Con la separazione personale dei coniugi, gli effetti del matrimonio rimangono sospesi. Può essere consensuale (su accordo dei coniugi) o giudiziale (nel caso di mancato accordo e, dunque, instaurazione della causa da parte di uno dei coniugi). Dalla crisi coniugale deriva comuque sempre la rottura di un equilibrio, particolarmente delicata in presenza di figli minori. Per questo, all’applicazione degli istituti giuridici di riferimento (rapporti economici tra i coniugi, affidamento e mantenimento di figli) affianco l’attento ascolto delle parti al fine di individuarne i bisogni e gli interessi.


Altre categorie

Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Diritto civile, Incidenti stradali, Incapacità giuridica, Recupero crediti, Contratti, Mediazione, Negoziazione assistita, Domiciliazioni e sostituzioni, Locazioni, Sfratto, Risarcimento danni, Gratuito patrocinio.



Credenziali

Recensione positiva

“Professionale ed umana, puntuale, precisa, sempre presente”

3/2025 - Cliente

“Una persona molto professionale e umana, ha capito le mie difficoltà, ha lavorato in modo ineccepibile in ogni particolare, molto puntuale, precisa, se hai qualche problema parli subito e direttamente con lei senza segretarie che ti fanno attendere giorni prima di essere richiamata, lei è sempre presente, vicina. Ho apprezzato tantissimo il suo ineccepibile lavoro che mi ha portato, tra l'altro, alla vittoria in tribunale.”

Pubblicazione legale

Morte del coniuge: quali diritti per il coniuge superstite?

Pubblicato su IUSTLAB

La legge prevede tre tipi di successione a causa di morte: testamentaria (in presenza di testamento), legittima (in assenza di testamento) e necessaria (in presenza di soggetti legittimari, titolari della cosiddetta "quota di riserva" o "quota legittima"). In assenza di testamento, ilCodice civile riserva, a favore del coniuge, la metà del patrimonio dell'altro coniuge, salve le disposizioni per il caso di concorso con i figli. Infatti, se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio, a quest'ultimo è riservato un terzo del patrimonio ed un altro terzo spetta al coniuge; quando i figli sono più di uno, ad essi è complessivamente riservata la metà del patrimonio e al coniuge spetta un quarto del patrimonio del defunto. La divisione tra tutti i figli, è effettuata in parti uguali. Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati all'eredità (ad esempio, i figli), sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. La Corte di Cassazione (sentenza 7128/2023) ha di recente evidenziato che il diritto di abitazione, riservato al coniuge superstite, ha ad oggetto la sola casa adibita a residenza familiare e cioè l'immobile in cui i coniugi abitavano insieme stabilmente prima della morte del de cuius , quale luogo principale di esercizio della vita matrimoniale; ne consegue che tale diritto non può comprendere due (o più) residenze alternative ovvero due (o più) immobili di cui i coniugi avessero la disponibilità e che usassero in via temporanea.

Pubblicazione legale

Inadempimento dei genitori e conseguenze economiche: i rimedi della "Riforma Cartabia".

Pubblicato su IUSTLAB

Il mancato rispetto, da parte dei genitori separati o divorziati, degli obblighi relativi ai figli minori ha conseguenze economiche. Ad evidenziarlo è stato di recente il tribunale civile di Verona, sezione Famiglia, stabilendo la condanna del genitore genitore che non versava all'altro le spese per il mantenimento dei figli o non rispettava il suo diritto di visita a versare una somma per ogni giorno di mancato rispetto degli accordi o del provvedimento del giudice. In particolare, il tribunale ha disposto sanzioni pecuniarie giornaliere a carico di un padre e di una madre: in un caso, il marito dovrà pagare 100 euro al giorno alla moglie per il mancato versamento dei 300 euro mensili stabiliti per il mantenimento dei figli, in un altro caso, la moglie dovrà versare 200 euro al giorno al marito per non aver rispettato il suo diritto di visita del figlio. Si tratta di decisioni assunte dai giudici in forza di una norma introdotta dalla recente riforma della giustizia (cosiddetta "Riforma Cartabia"), che permette di fissare una somma di denaro dovuta dal genitore inadempiente all’altro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione di un provvedimento. L'obiettivo della norma è rendere maggiormente efficaci i provvedimenti in materia di famiglia, a tutela dei diritti dei figli minori a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori nonché a ricevere adeguata assistenza morale e materiale.

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