Caso legale:
Un'impresa esercente attività di carpenteria ed officina aveva incaricato i propri consulenti in materia di sicurezza sul lavoro ed antincendio di redigere e presentare una S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il Comando dei Vigili del Fuoco competente, alla luce dei progetti approvati dal medesimo Comando.
Successivamente alla redazione ed al deposito della S.C.I.A., da un sopralluogo dei Vigili del Fuoco presso la sede aziendale emergeva la difformità della S.C.I.A. rispetto ai progetti approvati. Con la conseguenza che i luoghi aziendali non risultavano rispettare la normativa in materia. Pertanto, veniva quantificata la sanzione amministrativa pecuniara in capo all'impresa che, inoltre, si vedeva costretta a sostenere ingenti costi per la messa in sicurezza dei luoghi aziendali, in modo da renderli conformi ai progetti ed alla normativa vigente.
Per verificare le responsabilità di quanto contestato all'impresa, è stato essenziale richiedere un accesso agli atti presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco competente. Dall'analisi della documentazione depositata presso il Comando è emersa la responsabilità dei consulenti incaricati, che avevano apposto le proprie firme ed i propri timbri sulle dichiarazioni, certificazioni ed asseverazioni allegate alla S.C.I.A. depositata, da cui erano scaturite le sanzioni nei confronti dell'impresa committente.
La responsabilità dei consulenti è stata accertata e dichiarata con sentenza dal Tribunale a cui l'impresa si è rivolta per ottenere il risarcimento di tutti gli ingenti danni subiti, integralmente riconosciuti dal Giudice, con grande soddisfazione del Cliente e del Legale.