Carla Roberta Stasi

Pubblicazione legale

Il mediatore familiare si propone come una risorsa volta a fornire la negoziazione di tutte quelle questioni relative alla separazione che meglio rispondono alle esigenze di tutti i componenti del nucleo familiare. La coppia diventa protagonista nella gestione del proprio conflitto e può indirizzare le proprie risorse al fine di trovare un dialogo il più funzionale possibile ai cambiamenti che si prospettano per tutta la famiglia.

Titolo professionale

L’avvocato Stasi ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Giurisprudenza, nella sede centrale della prestigiosa Università degli studi di Napoli, situata in corso Umberto I. Ha discusso la tesi in materia di diritto penale con l’illustre Professore, nonché Rettore, dott. A. Pecoraro Albani.

Titolo professionale

L’avvocato Stasi ha partecipato al corso di specializzazione di primo livello, organizzato a Campobasso, dalla Camera Penale Distrettuale del Molise, nel biennio 1997-1999 .

Titolo professionale

L’avvocato Stasi ha seguito il corso di diritto penale di primo livello, indetto dalla Scuola Penalistica della Camera Penale di Lucera, in provincia di Foggia.

Titolo professionale

L’avvocato Stasi ha partecipato al corso biennale, accreditato dall’AIMeF che permette l’iscrizione nell’elenco dei mediatori familiari professionisti, al solo fine di apprendere nuove conoscenze e metodologie per affrontare con maggiore competenza e professionalità le problematiche attinenti la materia del diritto di famiglia.

Titolo professionale

L’avvocato Stasi si interessa di problematiche ambientali ed in passato ha sostenuto un colloquio per la regione Molise a cui è risultata idonea per incarichi di collaborazione

Titolo professionale

L’avvocato Stasi ha partecipato in passato al concorso per istruttore amministrativo posizionandosi al secondo posto

Titolo professionale

Il corso è stato organizzato in collaborazione con l’agenzia per l’intervento sociale “Associazione Jonatan-ONLUS. Obiettivo principale del corso è stato quello di ricercare strategie volte alla prevenzione della commissione del reato da parte dei ragazzi. Successivamente si è proceduto ad analizzare la punizione intesa come trattamento che mira alla risocializzazione del condannato.

Titolo professionale

Curatore speciale del minore: viaggio nella prassi dei Tribunali italiani, dalla formazione agli elenchi ed ai protocolli

Titolo professionale

Responsabilità medica civile e penale Testamento biologico Consenso informato

Titolo professionale

Il consiglio nazionale forense Gli organismi politici dell’avvocatura e la cassa forense I COA e le istituzioni forensi locali La politica forense rapporti con la politica e con la magistratura

Titolo professionale

Corso in materia di diffamazione su internet: risarcimento a carico del blogger

Titolo professionale

Il webinar ha trattato la materia delicata della esecuzione penale minorile.

Titolo professionale

Il corso è stato strutturato in nove incontri al fine di formare avvocati da iscrivere nell'apposito elenco a disposizione del tribunale e dotarsi delle competenze necessarie per lo svolgimento del delicato incarico professionale. Dispositivo dell'art. 473 bis 8 Codice di procedura civile (1)Il giudice provvede alla nomina del curatore speciale del minore, anche d'ufficio e a pena di nullità degli atti del procedimento: a) nei casi in cui il pubblico ministero abbia chiesto la decadenza dalla responsabilità genitoriale di entrambi i genitori, o in cui uno dei genitori abbia chiesto la decadenza dell'altro; b) in caso di adozione di provvedimenti ai sensi dell'articolo 403 del Codice Civile o di affidamento del minore ai sensi degli articoli 2 e seguenti della legge 4 maggio 1983, n. 184; c) nel caso in cui dai fatti emersi nel procedimento venga alla luce una situazione di pregiudizio per il minore tale da precluderne l'adeguata rappresentanza processuale da parte di entrambi i genitori; d) quando ne faccia richiesta il minore che abbia compiuto quattordici anni. In ogni caso il giudice può nominare un curatore speciale quando i genitori appaiono per gravi ragioni temporaneamente inadeguati a rappresentare gli interessi del minore. Il provvedimento di nomina del curatore deve essere succintamente motivato. Si applicano gli articoli 78, 79 e 80. Al curatore speciale del minore il giudice può attribuire, con il provvedimento di nomina o con provvedimento non impugnabile adottato nel corso del giudizio, specifici poteri di rappresentanza sostanziale. Il curatore speciale del minore procede al suo ascolto

Pubblicazione legale

La mediazione familiare è un procedimento volto a gestire e risolvere il conflitto coniugale nella separazione o nel divorzio. Tuttavia, oggi, si tende ad includere nell'ambito della mediazione familiare anche procedimenti finalizzati alla gestione e risoluzione di conflitti che non condurranno necessariamente alla rottura del legame familiare.