Una interessante decisione della Cassazione sull'art. 41 bis Ord. Pen.

Scritto da: Bruno Larosa - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

La 1^ sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21610 del 28.3.24, ha annullato l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza che aveva rigettato il reclamo proposto avverso il decreto ministeriale che, nei confronti di un imputato, aveva disposto la proroga del regime detentivo differenziato di cui all'art. 41 bis O.P.
Nella citata sentenza, la Corte premette che il detto regime detentivo, come affermato anche dalla Corte Costituzionale, si giustifica con la necessità - in riferimento alla accertata pericolosità sociale del destinatario - di impedire da parte del detenuto possibili forme di relazioni con il tessuto criminale di provenienza, in un contesto di tutela anticipata dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Da ciò se ne deduce che, nel caso in esame, "coglie nel segno la doglianza difensiva, incentrata sul fatto che l'avversato provvedimento di proroga - pure al cospetto delle allegazioni difensive, volte a dimostrare l'assenza di coinvolgimento del reclamante, in fatti di reato riguardanti associazioni di stampo mafioso - non affronta, in modo espresso ed esaustivo, il tema dei potenziali destinatari delle ipotetiche comunicazioni verso l'esterno dell'attuale ricorrente".



Pubblicato da:


Bruno Larosa

Avvocato Penalista




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