Avvocato Alessandro Romano a Santa Maria Capua Vetere

Alessandro Romano

Avvocato

Informazioni generali

L'Avv. Alessandro Romano è il Presidente e socio di uno studio associato composto da 5 avvocati che si occupano, a vario titolo, di tutte le materie che rientrano negli ambiti civile e penale, così da poter soddisfare al meglio qualsiasi richiesta. Lo studio ha sede in S. Maria C.V. e a Roma Centro.

Esperienza


Diritto penale

Lo Studio offre consulenza e assistenza legale in materia penale, garantendo competenza tecnica, riservatezza e attenzione alle esigenze del cliente. L’attività comprende l’analisi dei profili di responsabilità penale, la redazione di atti difensivi e la rappresentanza in ogni fase del procedimento, sia in favore dell’imputato che della parte offesa. Particolare attenzione è dedicata ai reati contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione e ai reati di natura economica e informatica.


Violenza

Lo Studio presta consulenza e assistenza legale in procedimenti penali relativi a reati di violenza, con particolare attenzione alla tutela delle vittime e alla salvaguardia dei diritti fondamentali della persona. L’attività comprende la gestione delle fasi investigative e processuali, la redazione di atti difensivi, la costituzione di parte civile e il supporto nella richiesta di misure di protezione e risarcimento del danno. L’approccio è improntato alla massima riservatezza, sensibilità e professionalità, in materia di violenza domestica, di genere e sessuale, nonché nelle forme di violenza psicologica e assistita.


Stalking e molestie

Lo Studio offre consulenza e assistenza legale qualificata in procedimenti penali riguardanti reati di stalking e molestie, tutelando con rigore e riservatezza le persone coinvolte. L’attività comprende la predisposizione di denunce e querele, la costituzione di parte civile, la richiesta di misure cautelari di protezione e il supporto nelle successive fasi processuali. L’approccio professionale è fondato su sensibilità, competenza tecnica e aggiornamento in materia di violenza di genere e atti persecutori.


Altre categorie

Malasanità e responsabilità medica, Diritto canonico, Separazione, Divorzio, Domiciliazioni e sostituzioni, Gratuito patrocinio, Diritto militare, Diritto civile, Diritto commerciale e societario, Diritto bancario e finanziario, Usura, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto del lavoro, Licenziamento, Previdenza, Sovraindebitamento, Diritto di famiglia, Eredità e successioni, Fallimento e proc. concorsuali.



Credenziali

Caso legale seguito

Ampia e professionale assistenza in procedimenti penali di rilievo riguardanti reati contro la persona, in particolare, episodi di violenza domestica, stalking e molestie

Tribunale di Roma - procedimenti penali contro la persona

Lo Studio ha prestato assistenza in procedimenti penali di particolare rilievo riguardanti reati contro la persona, con specifico riferimento a episodi di violenza domestica, stalking e molestie, garantendo la tutela della persona offesa in ogni fase del procedimento, dalla presentazione della denuncia alla costituzione di parte civile fino alla definizione giudiziaria del caso. Ha inoltre partecipato alla difesa in procedimenti complessi concernenti reati contro il patrimonio, la pubblica amministrazione e la responsabilità penale d’impresa, nonché in casi di reati informatici e violazioni della privacy, elaborando strategie difensive mirate e fondate su un costante aggiornamento giurisprudenziale. Lo Studio collabora con autorità giudiziarie, centri antiviolenza ed enti di tutela delle vittime, offrendo supporto legale qualificato e contribuendo a iniziative di sensibilizzazione e formazione in materia penale e di protezione dei diritti fondamentali. L’esperienza maturata ha consolidato competenze specialistiche nella gestione di procedimenti ad alto impatto umano, mediatico e giuridico.

Sentenza giudiziaria

Validità delle prove digitali e delle intercettazioni informatiche

Sentenza n. 25401/2024 della Corte di Cassazione, Sez. IV penale, 20 giugno 2024

Il caso riguardava intercettazioni effettuate tramite captatore informatico: era in discussione l’utilizzabilità delle risultanze dell’intercettazione per delitti diversi da quelli indicati nel decreto autorizzativo. L’art. 270, comma 1-bis, c.p.p. contiene una limitazione all’utilizzazione dei risultati dell’intercettazione: essi possono essere utilizzati solo per l’accertamento dei delitti indicati all’art. 266, comma 2-bis, c.p.p., quando la captazione riguarda “conversazioni intercorsi tra presenti”. Decisione della Corte: ha affermato che quando la captazione informatica non riguarda conversazioni tra presenti, vale la clausola di salvezza dell’“incipit” dell’art. 270, comma 1-bis, c.p.p., che rinvia alle condizioni previste dal comma 1 dello stesso articolo. In altre parole, ha ritenuto che la limitazione dell’utilizzabilità prevista nel comma 1-bis per i soli delitti indicati all’art. 266, comma 2-bis, non sia estendibile automaticamente quando si tratti di captazioni non tra presenti. Una sentenza interessante in quanto tocca il tema cruciale della validità delle prove digitali e delle intercettazioni informatiche, oggi centrale nelle indagini penali e nei processi. Evidenzia come le norme processuali (qui il c.p.p.) debbano essere interpretate con attenzione alle condizioni materiali della captazione (tra presenti vs non tra presenti). Offre un riferimento per chi lavora in ambito penale su reati informatici, intercettazioni e attività della polizia giudiziaria: utile anche nella definizione della strategia difensiva o della parte offesa. Riporta un bilanciamento tra diritto all’accertamento della prova e garanzie procedurali. Nell’assistenza legale, se si ipotizza di utilizzare intercettazioni o captazioni informatiche bisogna verificare esattamente per quali delitti era stato autorizzato il decreto e se la captazione ricade nelle ipotesi “tra presenti”. Come difesa: potrebbe sollevare la nullità o l’inutilizzabilità delle prove se la captazione non rispetta i requisiti normativi (anche alla luce di questa sentenza). Per la parte offesa: sapere che la prova è potenzialmente utilizzabile anche in questi casi può rendere più efficace la costituzione di parte civile o la richiesta di misure cautelari. Sul piano normativo e dottrinale: la decisione contribuisce al dibattito su come la legge processuale penale si adatti all’era digitale

Pubblicazione legale

L’evoluzione del diritto penale tra tutela della persona e garanzie dell’imputato

Pubblicato su IUSTLAB

Il diritto penale rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’ordinamento giuridico, poiché incarna il delicato equilibrio tra la necessità di punire i comportamenti lesivi e l’obbligo di garantire i diritti e le libertà individuali. Negli ultimi anni, l’evoluzione normativa e giurisprudenziale ha profondamente trasformato il modo di intendere la funzione del diritto penale, spostando l’attenzione sempre più verso la tutela della vittima e la prevenzione dei reati , senza però sacrificare i principi di legalità e presunzione di innocenza. Dalla repressione alla prevenzione Tradizionalmente, il diritto penale è stato considerato lo “strumento di ultima istanza” — il mezzo più severo a disposizione dello Stato per reprimere i comportamenti illeciti. Oggi, tuttavia, si assiste a una progressiva valorizzazione della funzione preventiva . Le misure di sicurezza, gli strumenti di controllo elettronico e le norme in materia di violenza domestica e stalking ne sono un chiaro esempio: l’intervento penale tende sempre più a proteggere la vittima prima ancora che il reato si compia , ponendo al centro la sicurezza e la dignità della persona. La centralità delle garanzie processuali Accanto a questa evoluzione, resta imprescindibile la tutela delle garanzie difensive dell’imputato . Il diritto penale moderno deve saper coniugare efficacia e giustizia, evitando derive punitive e rispettando i principi costituzionali di proporzionalità e umanità della pena. L’avvocato penalista, in questo scenario, assume un ruolo cruciale: non solo come difensore tecnico, ma come garante dell’equilibrio tra autorità dello Stato e libertà individuale. Il futuro del diritto penale La sfida dei prossimi anni sarà quella di adattare le norme penali ai nuovi contesti sociali e tecnologici. Cybercrime, reati ambientali, intelligenza artificiale e hate speech online rappresentano frontiere in cui il diritto penale dovrà intervenire con strumenti aggiornati, capaci di bilanciare innovazione e tutela dei diritti fondamentali. In un contesto in continua trasformazione, il diritto penale resta dunque un terreno di confronto vivo , dove etica, società e giustizia si incontrano e si misurano quotidianamente.

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