Alessandro Franciò

Sentenza giudiziaria

Ho proposto ricorso avverso n. 3 ordinanze-ingiunzioni prefettizie emesse per violazioni della L. n. 86/1990 contenstando la violazione degli artt. 8 bis della legge n. 386/90 e 14 della legge n. 689/81 nonchè l'omessa comunicazione del preavviso di revoca con riferimento alle violazioni dell'art. 1 della predetta legge n. 386/90. Si trattava per intenderci di fattispecie di assegni c.d. a vuoto. Il tribunale ha ritenuto fondate le tesi sostenute dal ricorrente annullando i predetti provvedimenti con condanna alle spese per la parte soccombente.

Sentenza giudiziaria

Con l'ordinanza in parola emessa su incidente dell'esecuzione promosso dalla Anaci, il Tar ha accolto la tesi dell'Ente da me difeso, secondo cui i condomini devono consentire che al proprio interno vengano esposti i carrellati se hanno a disposizione spazi all'aperto (quali cortili, androni all'aperto), potendo vietare l'accesso di tali carrellati soltanto se dispongono di locali che devono rimanere chiusi per ragioni di sicurezza.

Sentenza giudiziaria

In ricorso si è contestato il fatto che il Comune convenuto non potesse derogare al c.d. metodo normalizzato per determinare le tariffe Tari, stante la sua previsione regolamentare. La Commissione ha accolto il ricorso, conformandosi ad un suo precedente per una diversa annualità, sempre su gravame incoato dallo scrivente.

Sentenza giudiziaria

La Corte di Appello sez. lav. ha riconosciuto la fondatezza del gravame da me proposto nell'interesse di un Agente della Riscossione riformando la sentenza di primo grado che aveva accolto un ricorso proposto da un Ente comunale avverso un preavviso di fermo per crediti di natura previdenziale assistenziale.

Sentenza giudiziaria

Il tribunale ha accolto l'opposizione a D.I. spiegata dallo scrivente in favore di una Asp in quanto il credito ingiunto si riferiva a prestazioni erogate in eccedenza al budget stabilito con decreto assessoriale. Il tribunale ha dunque revocato il D.I. condannando alle spese la parte soccombente.

Sentenza giudiziaria

Lo scrivente si è costituito per una Ipab su appello proposto avverso ordinanza ex art. 186 quater cpc eccependone l'inammissibilità in quanto la controparte aveva dichiarato di rinunziare alla sentenza, ai sensi dell'art. 186 quater cpc, IV comma. La Corte di Appello ha accolto tale eccezione dichiarando inammissibile il gravame e condannando alle spese la parte soccombente.

Sentenza giudiziaria

Ho ricevuto incarico da un'Ente locale di spiegare opposizione avverso decreto ingiuntivo. Il credito ingiunto derivava da forniture di beni e servizi. Ho eccepito l'assenza della delibera autorizzativa di questa spesa e dunque la violazione dell'art. 191. T.U. Enti Locali. Il Tribunale ha accolto l'opposizione, revocando il decreto. Parte opposta è stata anche condannata alle spese di lite.

Sentenza giudiziaria

In questo caso difendevo l'Agente della Riscossione in sede di gravame. E la commissione tributaria regionale ha condiviso il principio esposto in ricorso, secondo cui la notifica agli irreperibili, emigrati all'estero, senza essere iscritti all'A.I.R.E. si perfeziona con le modalità previsto dall'art. 60, lett. e, D.P.R. n. 600/73

Sentenza giudiziaria

In sede di ricorso ho eccepito l'assenza di sottoscrizione dell'accertamento, sia autografa che a mezzo stampa, tramite l'indicazione del nominativo del soggetto responsabile. La commissione ha accolto la specifica doglianza ed annullato l'accertamento.

Esperienza di lavoro

Sin dal 2006 sono consulente di una Società interamente partecipata dal Comune di Reggio Calabria, avente ad oggetto l'accertamento e la riscossione delle entrate e dei tributi locali. Ho avuto così modo di approfondire molte problematiche riguardanti i tributi locali; dalla stesura degli atti accertativi, alle difese dell'Ente nei giudizi proposti dai contribuenti. La Società, e l'Ente titolare delle quote, hanno avuto modo di constatare che le argomentazioni sostenute dallo scrivente - poi trasfuse nelle controdeduzioni con cui il Comune si è costituito - sono state condivise dalle commissioni tributarie di primo e secondo grado che le hanno scrutinate.

Sentenza giudiziaria

Ho difeso una Asp che era stata tenuta a risarcire un ingente danno cagionato da un intervento mal eseguito. L'Assicurazione rifiutandosi di pagare il dovuto costringeva la mia cliente ad agire civilmente nei suoi confronti. Il tribunale ha riconosiuto la responsabiltà contrattuale ex art. 1218 cc per mala gestio del sinistro da parte dell'Assicurazione, rifondendo l'attrice anche delle spese processuali affrontate nel precedente contenzioso, degli interessi e condannandola anche alle spese di lite.