Avvocato Adriano Sollai a Cagliari

Adriano Sollai

Avvocato Penalista

Informazioni generali

Il mio studio legale ha sede a Cagliari ma garantisco assistenza tecnica e rappresentanza in giudizio presso tutti i Tribunali della Sardegna nonché davanti alle Magistrature Superiori. La materia in cui ho maturato maggiore esperienza professionale è quella penalistica, ma offro consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale anche nelle altre materie del diritto. Sono abilitato al patrocinio a spese dello Stato in favore degli aventi diritto. Il mio studio può garantire assistenza legale alle persone di lingua straniera, in particolare tedesca.

Esperienza


Diritto penale

Ho maturato una lunga ed intensa esperienza di difesa davanti ai Tribunali di tutta la Sardegna, sia come difensore degli imputati sia delle persone offese e danneggiate che si costituiscono parte civile per ottenere il risarcimento dei danni derivanti dal reato.


Violenza

La violenza rappresenta l'elemento costitutivo di numerosi reati (resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, violenza sessuale, rapina) reati di cui mi occupo quotidianamente.


Stalking e molestie

Il reato di stalking o atti persecutori ex art. 612 bis codice penale è un reato procedibile a querela di parte, atto che per la sua complessità redigo in favore delle persone vittime di questo delitto, accompagnandole poi nei percorso processuale, eventualmente, come parti civili.


Altre categorie

Truffe, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Immigrazione e cittadinanza, Incidenti stradali, Cassazione, Gratuito patrocinio, Risarcimento danni, Discriminazione, Omicidio, Diritto amministrativo, Sfratto, Diritto di famiglia.



Credenziali

Caso legale seguito

Cronaca, Tribunale di Cagliari: udienza “diffamazione” Associazione Sardegna-Palestina

Parla l’Avv. Adriano Sollai

Si è svolta nei giorni scorsi l’udienza presso il Tribunale di Cagliar riguardante la querela per diffamazione presentata dall’Associazione Sardegna-Palestina in seguito alle accuse di antisemitismo ricevute in merito all’iniziativa “Israeli Apartheid Week 2018” svoltasi all’Università di Cagliari. Intervistato all’uscita dall’aula, l’avvocato dell’ Associazione Sardo-Palestinese, Adriano Sollai prova a spiegare l’evoluzione della vicenda: “non la definiamo soltanto noi come diffamazione, perché l’associazione Sardegna-Palestina ha presentato una querela che è stata presa seriamente in considerazione dalla Procura e anche dal Giudice per le indagini preliminari che a suo tempo emise un decreto penale di condanna, e soltanto con l’opposizione dell’imputato si è arrivati poi a processo”. È importante evidenziare che all’udienza sono stati ascoltati 2 testimoni di parte, tra cui un rappresentante della comunità filopalestinese milanese, che hanno evidenziato la posizione prettamente politica e non antisemita o antiebraica dell’evento contestato, di ambito mondiale, “Israeali Apartheid week” che secondo l’avvocato Sollai: ” è uno degli aspetti principali, perché di fronte ad accuse di antisemitismo sembra quasi che qualsiasi tipo di ragionamento sia precluso, i nostri testi – conclude il difensore- hanno dimostrato invece che è legittima la critica allo Stato di Israele, ma non per questo si può parlare di odio antiebraico o di antisemitismo”.

Caso legale seguito

Protesta del latte giusta per le istituzioni, assolti 26 pastori

La sentenza della giudice del tribunale di Nuoro

L’8 febbraio 2019, in occasione della clamorosa manifestazione di protesta per il basso prezzo del latte in Sardegna, bloccarono con i bidoni la strada statale 131 Dcn, vicino a Siniscola. Oggi 26 pastori, a processo con l’accusa di blocco stradale, sono stati assolti perché “il fatto non è previsto dalla legge come reato” e perché “quei bidoni del latte non erano altro che delle propaggini dei loro corpi, e non oggetti che i pastori esposero quale simbolo evocativo della loro protesta”. Queste le motivazioni della sentenza della giudice monocratica del tribunale di Nuoro, Claudia Falchi Delitala, secondo la quale la manifestazione, seppur non avallata dal punto di vista formale, aveva l’appoggio delle istituzioni, a cominciare dai sindaci ma anche di diversi ministri, che si unirono ai cortei di protesta dei pastori sardi. La giudice ha accolto le richieste del pool difensivo dei 26 imputati, Margherita Baragliu, Mario Silvestro Pittalis, Francesco Lai, Antonello Cao, Rinaldo Lai, Marcella Cabras e Adriano Sollai, che si sono battuti per “l’assoluzione piena nel merito perché il fatto non sussiste” e in subordine per il proscioglimento. I legali hanno sempre sostenuto che la questione del blocco stradale è una questione di rilevanza amministrativa e non penale. Il proscioglimento per tutti era stato sollecitato anche dalla pm Francesca Pala. Nella sentenza viene sottolineato che la manifestazione, “al di là del mancato rispetto di qualche formalismo burocratico, è stata ritenuta sostanzialmente giusta dalle autorità che hanno appoggiato la protesta”. “La larga maggioranza dell’opinione pubblica – scrive la giudice – ha solidarizzato coi pastori, condividendone le rivendicazioni, poiché il dramma della oggettiva anti economicità dei prezzi di vendita del latte aveva messo in ginocchio un settore nevralgico dell’economia dell’isola, esponendo al rischio di povertà una moltitudine di famiglie”.

Caso legale seguito

Cavalieri della Sartiglia assolti

Il commento soddisfatto dell'avvocato Adriano Sollai

Cavalieri della Sartiglia assolti: il commento soddisfatto dell'avvocato Adriano Sollai Oristano Sono stati assolti i sei cavalieri della Sartiglia imputati per interruzione di pubblico servizio e per oltraggio. L'ex questore di Oristano Giovanni Aliquò li aveva indicati come coloro che assediarono il casotto in cui si trovava durante la giostra di martedì 13 febbraio 2018 e in cui venivano effettuati i controlli antidoping. Secondo il funzionario il cavaliere Antonio Giandolfi gli aveva rivolto parole oltraggiose, mentre i cavalieri Andrea Solinas, Alessio Garau, Gianluca Russo, Andrea Manias e Andrea Piroddi erano stati indicati come coloro che l'avevano costretto a interrompere il proprio lavoro perché avrebbero accerchiato proprio il casotto dell'antidoping rimanendo in sella ai loro cavalli. Incassata l'assoluzione, l'avvocato Adriano Sollai, difensore assieme agli avvocati Romina Marongiu, Monica Masia, Carla Greggiu e Mario Gusi dei cavalieri imputati, commenta con soddisfazione l'esito del processo di primo grado.

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