Pubblicazione legale:
Commette errore diagnostico il
medico che non prescrive un esame necessario ad una corretta diagnosi. La
Cassazione precisa che vi è errore diagnostico non solo quando
il medico non inquadra correttamente il caso clinico ma anche quando non fa
eseguire al paziente controlli o accertamenti mirati a formulare una corretta
diagnosi.
Queste le parole della Suprema
Corte che in due divere sentenze affronta il tema richiamato:
“In tema di colpa
professionale medica, l'errore diagnostico si configura
non solo quando, in presenza di uno o più sintomi di una malattia, non si
riesca ad inquadrare il caso clinico in una patologia nota alla scienza o si
addivenga ad un inquadramento erroneo, ma anche quando si ometta di eseguire o
disporre controlli ed accertamenti doverosi ai fini di
una corretta formulazione della diagnosi” ( Cass. sez. IV, 21 fabbraio 2019 n.23252).
“Risponde di omicidio colposo per
imperizia, nell'accertamento della malattia, e per negligenza, per l'omissione
delle indagini necessarie, il medico che, in presenza di sintomatologia idonea
a porre una diagnosi differenziale, rimanga arroccato su diagnosi inesatta,
benché posta in forte dubbio dalla sintomatologia, dalla anamnesi e dalle altre
notizie comunque pervenutegli, omettendo così di porre in essere la
terapia più profittevole per la salute del paziente” (Cass. sez. IV 15 maggio 2019, n.26906)