Recupero credito previdenziale

2020




Caso legale: L'art. 208 del Codice della Strada, nel disciplinare la destinazione programmatica dei proventi delle sanzioni per le violazioni delle norme contenute nel codice stesso, prevede che una porzione di detti proventi sia destinata "all'assistenza e alla previdenza del personale della Polizia di Stato [...]". Orbene, proprio per rendere effettiva questa previsione normativa, l'amministrazione comunale - nell'ipotesi in cui si tratti di agenti di Polizia Municipale - provvede ad emanare delle apposite determine dirigenziale con cui si erogano, per l'appunto, tali somme di denaro a beneficio del personale in questione. Ciò premesso, il mio cliente - gente di Polizia Municipale - si rivolgeva da me perché ormai da diversi anni non riceveva questi importi a titolo di previdenza ex art. 208 C.d.S. Costituito dunque regolarmente in mora l'ente debitore, provvedevo - stante la sua permanente inerzia - ad adire il Giudice del Lavoro mediante ricorso per decreto ingiuntivo, qualificando il credito del mio cliente come credito da lavoro. Così, il Giudice, in accoglimento del mio ricorso, emetteva il decreto con cui ingiungeva il pagamento delle somme spettanti al mio assistito, decreto che - trascorsi inutilmente i canonici quaranta giorni - mi forniva un titolo esecutivo per avviare validamente la procedura esecutiva mirante ad ottenere il materiale recupero del credito previdenziale vantato dal mio cliente.



Pubblicato da:


Valerio Ruta

Avvocato ad Andria




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