Omessa diagnosi di tumore al seno e morte di una donna di 32 anni

Tribunale e Corte d'appello negano il risarcimento nonostante la CTU favorevole; ora il caso è all'esame della Cassazione.




Caso legale: Si tratta di un caso particolarmente complesso e penoso; una donna di 32 anni con autopalpazione scopre un nodulo al seno; si reca da tre Ginecologi che la rassicurano senza sottoporla ad alcun esame di approfondimento (cd. triplo test). La donna scopre di essere incinta; non è convinta delle diagnosi precedenti, si sottopone ad una visita con il quarto Ginecologo che diagnostica il Tumore, ma anzichè inviarla ad un Centro Tumori qualificato, la opera; ma non essendo un Oncologo, esegue un intervento limitato, il Tumore continua a proliferare e la donna muore dopo pochi mesi che aveva dato alla luce il figlio in condizioni di atroce agonia. Viene ammessa la CTU dal Tribunale, che conferma i gravi errori dei sanitari, ma il Tribunale respinge la domanda, e così la Corte d'appello. L'udienza del ricorso in cassazione è fissato ad aprile "in presenza", confido che la Corte faccia giustizia.



Pubblicato da:


Stefania Comini

Matrimonialista e divorzista, Esperta in Malpractice sanitaria




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