Pubblicazione legale:
IL PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE FEMMINILE E DELLA DISPARITA' DI GENERE IN ITALIA E' UN FATTO.
MA LA GIURISPRUDENZA DI MERITO INSISTE SUL FATTO CHE ANCHE LE DONNE CHE SI SONO OCCUPATE DELLA FAMIGLIA E DEI FIGLI ED HANNO DOVUTO RIDURRE SE NON AZZERARE LA LORO ATTIVITA' LAVORATIVA DEVONO ANDARE A LAVORARE!
il concetto sarebbe giusto se non fosse che le donne sono oggetto di discriminazione fin dai primi colloqui (è sposata? è convivente? ha figli?) ; si pensi a donne intorno ai 40 anni che per 10 anni hanno cresciuto i figli riducendo o abbandonando il loro lavoro.
Quando è il momento di separarsi, se l'affidamento è "paritario" nessun contributo nè ai figli nè alla moglie; ai figli perchè ognuno sopporta il mantenimento a metà, alla moglie perchè deve trovarsi un lavoro.
La Cassazione ha detto - ma invano - che è necessaria una funzione perequativa, che tenga conto dell'apporto di ciascuno dei coniugi alla famiglia anche nel passato.
Ma questa funzione perequativa è spesso assente nelle decisioni di merito. Avv. Stefania Comini