Il modello 231 come scudo penale per le pmi.

Scritto da: Rossella Di Pietro -




Pubblicazione legale: Le settimane della gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 hanno grandemente inciso sulle aziende del territorio nazionale, il cui tessuto è composto per il 90% da Piccole e Medie Imprese (PMI). Si è imposta così, con sempre maggiore vigore progressivamente all’avvicendarsi delle varie fasi della ripartenza, la necessaria verifica delle misure di adeguamento della mappatura dei rischi collegati ai processi aziendali alle prescrizioni di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria. Ed è proprio in relazione agli effetti di breve e medio periodo che si è concentrato il recente Position Paper di Confindustria in ordine alla verifica sull’adeguatezza e tenuta del Modello 231 nel contesto della contingente situazione sanitaria ed economica in cui versa il Paese, soprattutto alla luce della sua efficacia esimente. Il documento elaborato da Confindustria muove dal riconoscimento di una certezza: la circostanza, concreta e reale, che la diffusione del Codiv-19 abbia portato al verificarsi di alcuni potenziali profili rischio, che possono classificarsi come diretti o indiretti a seconda dell’incidenza che possono avere effettivamente sul contesto aziendale.

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Rossella Di Pietro

Avvocato penalista, responsabilità penale di impresa e privacy.




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