Sentenza giudiziaria:
Terrorista che tra la fine degli anni '70 ed inizio anni '80 venne condannato, con più pronunce, in sede penale e che, dopo aver scontato tutte le condanne, ha chiesto, con il patrocinio di questo difensore, di poter esercitare il diritto all'oblio attraverso la deindicizzazione delle pagine presenti sul web. Il provvedimento fu di rigetto ma ha aperto, a distanza di qualche anno, una intensa discussione sui predetti profili già tracciati dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza del 13 maggio 2014. Successivamente è stato affermato il diritto all'oblio anche per chi si è riabilitato.