Sentenza giudiziaria:
La società ricorrente, titolare della concessione demaniale marittima di un tratto di spiaggia destinata a posizionamento ombrelloni, lettini e natanti da noleggiare, lamentava di essere stata danneggiata dalla condotta della titolare di una concessione demaniale confinante la quale - in violazione delle limitazioni poste dalla sua concessione - riceveva anche utenti diversi dagli ospiti dell'albergo, sottraendo così clientela alla ricorrente. Tale violazione era stata accertata dalla Capitaneria di Porto irrogando in due occasioni sanzioni amministrative. La società ricorrente aveva chiesto con istanza d'accesso copia dei verbali di infrazione da esibire alla Regione per ottenere la declaratoria di decadenza della concessione della controinteressata ai sensi dell'art. 47 cod. nav., e in un giudizio risarcitorio civile per violazione della concorrenza. La Capitaneria di Porto ha rigettato la richiesta di accesso ritenendo che la l. 689/81 ha carattere di specialità, onde per i procedimenti da essa contemplati non residuerebbe spazio per l’applicazione della disciplina di cui alla l. 241/1990, compresa la parte relativa al diritto di accesso. Il TAR, superando un remoto orientamento giurisprudenziale, ha accolto il ricorso affermando che i principi in materia di accesso di cui alla l. 241/1990 sono applicabili anch enei procedimenti relativi all'irrogazione di sanzioni amministrative, anche quando l'istanza è proposta da un terzo diverso dal destinatario delle sanzioni, qualora, come nel caso trattato, sussistano esigenze di difesa della ricorrente che giustificano l'accoglimento dle diritto di accesso.