Gelosia e rapina

Scritto da: Roberto Franco - LINKEDIN




Pubblicazione legale: GELOSIA E RAPINA. Con la sentenza n. 45557/2021 la Corte di Cassazione, occupandosi di una vicenda nella quale un uomo aveva sottratto violentemente il cellulare alla propria partner al fine «di visionare i numeri e le comunicazioni» che vi erano contenute, ha ribadito il principio secondo il quale «nel delitto di rapina, l'ingiusto profitto non deve necessariamente concretarsi in un'utilità materiale, potendo consistere anche in un vantaggio di natura morale o sentimentale». Si tratta di un principio ormai pacifico – sebbene opinabile, come più volte osservato da autorevoli Commentatori – ed affermato da numerose pronunce rese in casi analoghi. Ad esempio, con la sentenza 11467/2015, relativa ad un uomo che si era impossessato violentemente del telefonino della sua ex fidanzata «al solo fine di far conoscere al padre di costei i messaggi che la stessa riceveva da un altro uomo», è stato affermato che «nel delitto di rapina sussiste l'ingiustizia del profitto quando l'agente, impossessandosi della cosa altrui (nella specie un telefono cellulare), persegua esclusivamente un'utilità morale, consistente nel prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da altro». Allego entrambe le sentenze citate.

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Roberto Franco

Avvocato Penalista Torino




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