Sentenza giudiziaria:
Il TAR Catanzaro, con la sentenza che allego, ha affermato che ai sensi dell'art. 20, comma 3, ultimo periodo, del d.P.R. 380/2001 il modulo decisionale da seguire è quello della conferenza dei servizi (di cui agli artt. 14 e ss. l. 241/1990), nel caso specifico per il rilascio del permesso di costruire concernente un'attività alberghiera, e, di conseguenza, il parere della Capitaneria di Porto avrebbe dovuto essere rilasciato nel termine massimo di 90 giorni dall'indizione della conferenza. Il ritardo nel rendere il parere comporta, ai sensi del successivo comma 4, che si debba intendere prestato un assenso incondizionato. In altri termini, secondo i Giudici del TAR Catanzaro "... la previsione di termini perentori, in cui le amministrazioni evocate nella conferenza di servizi sono chiamate ad esprimersi, e del correlato meccanismo dell'assenso implicito, ove le stesse rimangano silenti, rappresentano una deroga al principio generale dell'inesauribilità del potere amministrativo e assolvono ad una finalità di semplificazione e di accelerazione del procedimento. Il perfezionamento del meccanismo dell'assenso implicito è subordinato al fatto che vi sia stata — come nella specie — la regolare e tempestiva convocazione delle amministrazioni poi risultate assenti o silenti. La mancata partecipazione alla conferenza di servizi di un'amministrazione o il suo silenzio nei termini perentori per l'interlocuzione comporta, quindi, che le valutazioni espresse dopo la definizione del procedimento siano tardive e illegittime, atteso che la formazione dell'assenso implicito determina l'esaurimento o la consumazione del potere di provvedere: i successivi atti di dissenso o di assenso condizionato sono, pertanto, illegittimi".