Avvocato Naima Marconi a Reggio Emilia

Naima Marconi

Avvocato Penalista

Informazioni generali

"L’Avv. Naima Marconi svolge la propria attività nell’ambito del diritto penale, con consolidata esperienza in numerosi settori, e una particolare specializzazione nel diritto penale d’impresa. Presta assistenza sia nella fase processuale che in quella preventiva, attraverso attività di consulenza tecnica e legale finalizzata alla gestione del rischio penale e alla predisposizione di strumenti di compliance, con specifica attenzione alla normativa penal-tributaria, alla responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. 231/2001 e ai profili penalistici connessi all’attività d’impresa

Esperienza


Diritto penale

"L’assistenza difensiva è prestata in tutte le fasi del procedimento penale, a partire dalla fase delle indagini preliminari — ivi comprese le indagini difensive ex artt. 391-bis e ss. c.p.p. — fino alla fase dibattimentale, ai giudizi di impugnazione, nonché alla fase esecutiva e ai procedimenti incidentali. L’attività include la redazione di atti difensivi, la partecipazione alle udienze, il patrocinio nei procedimenti cautelari personali e reali, nonché l’interlocuzione con l’autorità giudiziaria e gli organi inquirenti in ogni momento del procedimento.


Violenza

L’assistenza difensiva è prestata nei procedimenti penali relativi a reati contro la persona connotati da condotte violente, sia fisiche che psicologiche, con particolare riferimento ai delitti di percosse (art. 581 c.p.), lesioni personali (artt. 582 e ss. c.p.), violenza privata (art. 610 c.p.), minaccia (art. 612 c.p.), nonché violenza sessuale (artt. 609-bis e ss. c.p.) e maltrattamenti contro familiari o conviventi (art. 572 c.p.).


Stalking e molestie

L’assistenza legale è garantita nei procedimenti relativi ai reati di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) e di molestie o disturbo alle persone (art. 660 c.p.), con difesa tecnica prestata sin dalla fase delle indagini preliminari — inclusa la gestione delle misure cautelari personali, come il divieto di avvicinamento o l’allontanamento dalla casa familiare — fino al dibattimento, all’impugnazione e alla fase esecutiva.


Altre categorie

Truffe, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Diritto tributario, Gratuito patrocinio, Diritto bancario e finanziario, Discriminazione, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Domiciliazioni e sostituzioni, Tutela dei minori, Risarcimento danni.



Credenziali

Pubblicazione legale

La responsabilità penal-tributaria del prestanome

Accertamento e Contenzioso

Non è raro che nell’ambito dell’impresa – sia individuale che collettiva – vi sia una divaricazione tra titolarità formale della carica di amministratore della società ed effettivo svolgimento dei relativi poteri, così che, accanto al rappresentante legale dell’impresa o della società, opera un amministratore di fatto. Il presente contributo, oltre ad approfondire le ragioni – non sempre lecite – per la quali si ricorre a questo meccanismo, analizza le ipotesi in cui si può ritenere il prestanome esente da responsabilità penale per i delitti tributari, che gli vengono imputati in concorso con l’amministratore di fatto.

Pubblicazione legale

Il controverso rapporto tra i delitti di bancarotta fraudolenta documentale e occultamento o distruzione di documenti contabili

Accertamento e Contenzioso

La Corte di Cassazione, con provvedimento n. 22486/2020, ha statuito che il delitto di bancarotta documentale e quello previsto dall’art. 10 del D.Lgs. n. 74 del 2000 concretano un’ipotesi di concorso formale di reati e non pongono, ove trattati all’interno del medesimo procedimento, problemi di precedente giudicato, né di preclusione processuale. Qualora, nei confronti di un soggetto, sia stata pronunciata una sentenza passata in giudicato per uno dei suddetti reati, concernenti la medesima documentazione, l’azione penale non potrà essere esercitata per l’altro reato.

Pubblicazione legale

Sequestro preventivo del patrimonio personale del commercialista che invia telematicamente il modello F24 mendace all’Agenzia delle Entrate

Accertamento e Contenzioso

Con la pronuncia n. 26087/2020, la Corte di cassazione ha statuito che, in tema di indebita compensazione, è legittimo il sequestro preventivo del patrimonio personale del commercialista di una società, il quale si sia limitato a trasmettere telematicamente l’F24 mendace all’Agenzia dell’Entrate. La Corte fonda tale principio di diritto sul paradigma secondo cui il commercialista – “conoscitore delle dinamiche sottese all’operazione tributaria realizzata” – in presenza di palese dichiarazione inveritiera, non può rimanere all’oscuro dell’obiettivo illecito perseguito dal proprio cliente.

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Lo studio

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Reggio Emilia (RE)

Sede secondaria:
Piazza Felice Cavallotti, 1
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