Pubblicazione legale:
Il capitolo di questo libro, scritto insieme a Ilaria Zampieri e Pietro Pietrini, riguarda il ruolo delle neuroscienze nella psichiatria forense.
La psichiatria, unica tra le discipline mediche, affronta la sfida di diagnosticare e trattare condizioni mentali senza biomarcatori definiti, rendendo le diagnosi altamente dipendenti dall'interpretazione soggettiva di colloqui e anamnesi. Questo problema è accentuato in contesti forensi, dove l'esame dei probandi può avvenire molto tempo dopo gli eventi in questione, aumentando la variabilità diagnostica. La psichiatria forense valuta capacità mentale, idoneità a partecipare a processi e pericolosità sociale, essenziali per il diritto penale che presuppone il libero arbitrio. La mancanza di biomarcatori e la condivisione di sintomi tra disturbi complicano la diagnosi, già sfidata da bassa affidabilità inter-valutatore. La neuroscienza promette nuove prospettive per migliorare l'affidabilità diagnostica, esplorando correlati biologici e cerebrali delle condizioni mentali, con implicazioni etiche e legali significative per la psichiatria forense e l'assessment della responsabilità criminale.
Fonte: Farina M., Lavazza A. (a cura di), Philosophy, Expertise, and the Myth of Neutrality (in corso di pubblicazione), Routledge, New York.