Pubblicazione legale:
Di fondamentale importanza, al decesso di una persona, è la ricostruzione dell’asse ereditario, ovvero la determinazione del complesso dei beni appartenenti alla persona defunta, che si trasferiscono agli eredi. Possono fare parte di esso, beni immobili come fabbricati e terreni, e anche aziende e quote societarie, beni mobili, quadri, titoli, valori mobiliari e denaro.
Il valore dell’asse ereditario non deve essere necessariamente positivo, trattandosi di un insieme di attività e passività. L’ammontare dello stesso viene definito all’apertura della successione.
Stabilire il valore dell’asse ereditario è fondamentale per la divisione dello stesso e per stabilire le quote di legittimità (ossia, le quote che per legge spettano ad alcuni soggetti – ascendenti, coniuge e figli –, a prescindere da eventuali contrarie disposizioni contenute nel testamento).
Nel definire la composizione dei beni facenti parte dell’asse ereditario bisogna considerare anche i beni che il defunto ha in vita donato in via diretta e/o indiretta.
Tra le donazioni da considerare vi sono anche quelle di somme di denaro (purchè tracciabili), versate dal defunto a favore, ad esempio, di un figlio, rispetto ad un altro.
Fonte: QUIBOLZANO