Caso legale:
Nel caso seguito da questo Studio una risparmiatrice aveva subito indebiti e rilevanti prelievi sul proprio conto corrente da parte di ignoti truffatori dopo aver cliccato su un link ed avere comunicato i propri dati del conto ad una persona che la contattava telefonicamente, e si qualificava quale addetto dell'istituto. Nonostante il reclamo formulato all'intermediario bancario questo negava il rimborso alla cliente. Lo studio legale Buja procedeva dunque a formulare ricorso all'arbitro bancario finanziario, contestando la negligenza dell'intermediario bancario che non aveva garantito la protezione dei dati personali della cliente e che non aveva bloccato tempestivamente il conto della stessa per impedire l'evento dannoso. Con provvedimento del settembre 2021 l'Arbitro Bancario Finanziario affermava l'inadeguatezza del sistema di autenticazione delle operazioni contestate predisposto dall'intermediario bancario e lo condannava al risarcimento in favore della cliente dell'importo di € 21.925,00