Permesso di soggiorno

Anno 2025




Caso legale: Mi pregio riferire in merito a un caso recentemente trattato presso il mio studio legale, riguardante un cittadino di nazionalità extraeuropea, il quale si è rivolto al mio Studio a seguito del rigetto della sua domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato. Il provvedimento di diniego, emesso dalla Questura , era motivato dalla presunta insufficienza reddituale del richiedente per l’anno di riferimento, sulla base di quanto risultava dalla dichiarazione dei redditi. Tale interpretazione, tuttavia, non teneva conto di una documentazione integrativa non valutata dall’Amministrazione, trasmessa dal datore di lavoro e attestante un reddito superiore alla soglia prevista per legge. Dopo aver attentamente esaminato la situazione, ho ritenuto che vi fossero elementi concreti per procedere con un’istanza di autotutela, ai sensi dell’art. 21-nonies della L. 241/1990, evidenziando: L’omessa valutazione della documentazione integrativa trasmessa in sede istruttoria; La continuità del rapporto di lavoro con lo stesso datore; L’assenza di precedenti penali o di elementi ostativi; Il radicamento sociale del cliente sul territorio italiano. A seguito dell' attività dello Studio legale il Cliente è stato successivamente convocato per la produzione del permesso, che gli è stato rilasciato regolarmente. Il caso dimostra l’importanza di un’attenta analisi della fase amministrativa e l’efficacia dello strumento dell’autotutela come rimedio alternativo al ricorso giurisdizionale, soprattutto quando l’Amministrazione si mostra collaborativa e vi siano elementi oggettivi che giustificano una rivalutazione. L’intervento ha consentito al cliente di ottenere in tempi contenuti il titolo di soggiorno, evitando tempi e costi della via giudiziaria.



Pubblicato da:


Marco Sciuto

Civilista e penalista




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