Pubblicazione legale:
Il contributo analizza la funzione di selezione dei «presupposti di mediabilità della lite», attribuita ai componenti degli uffici per il processo presso i tribunali ordinari e le corti d’appello dall’art. 5, comma 1, lett. a) d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 151. L’autore sostiene che la selezione dei presupposti di mediabilità svolta dai componenti degli uffici per il processo possa aiutare i giudici non soltanto nell’impiego della c.d. mediazione delegata, ma anche della proposta di conciliazione ex art. 185-bis c.p.c. e del tentativo di conciliazione ex art. 185 c.p.c. e, potenzialmente, di ogni altro istituto processuale che consenta la «risoluzione consensuale della controversia». Muovendo da questa tesi, nel contributo vengono raccolti i principali presupposti di mediabilità individuati dalla giurisprudenza, dalla dottrina e nell’ambito delle buone pratiche con riguardo all’interpretazione e all’applicazione degli artt. 185-bis c.p.c. e dell’art. 5-quater, comma 1 d.lgs. n. 28/2010, le uniche a stabilire precisi parametri. All’esito dell’indagine, risulterà evidente la varietà dei presupposti di mediabilità che i componenti degli uffici per il processo dovranno tenere in considerazione per supportare efficacemente i giudici nella valutazione di mediabilità delle liti.
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