Conoscenza, dei reati colposi, sia in tema di responsabilità professionale che di circolazione stradale, in materia di sicurezza del lavoro, contro la pubblica amministrazione, contro l'amministrazione della giustizia, contro l'ordine pubblico, la diffamazioni a mezzo stampa ovvero via internet, contro la persona e la famiglia, in materia di stupefacenti ex Dpr 309/90, violazioni in materia di dati personali, in materia di armi, in materia di violazione del diritto d’autore, dei reati ambientali e urbanistici. dei reati minorili, delle falsità in atti.
Informazioni generali
Avvocato Cassazionista con esperienza trentennale nel settore penale e nell’ambito stragiudiziale, opero con competenza nella gestione di procedimenti complessi e nella costruzione di strategie difensive mirate. La mia attività professionale si concentra sull’analisi approfondita dei casi, la ricerca accurata degli elementi fattuali e normativi e sul presidio della fase investigativa, essenziale per l’individuazione di elementi probatori a favore del cliente.Nel corso della mia carriera ho maturato una significativa specializzazione in un ampio spettro di materie penalistiche. Abilitato al patrocinio innanzi la Corte di Cassazione.
Esperienza
Sono specializzato nel fornire assistenza legale in difesa di clienti imputati di violenza privata, maltrattamenti familiari, atti persecutori, rapina, minacce, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona e sulle cose.
Nell’ambito del diritto penale, ho maturato significativa esperienza nella gestione di procedimenti relativi ai reati contro il patrimonio mediante inganno, con particolare riferimento al reato di truffa (art. 640 c.p.) e ai reati di falso (artt. 476 ss. c.p.). La mia attività comprende l’analisi tecnica degli elementi costitutivi del reato, la valutazione delle prove e la costruzione delle strategie difensive più idonee al caso concreto. Approccio processuale: Esame critico delle prove documentali e testimoniali, Individuazione di eventuali difese fondate su assenza dell’elemento oggettivo, mancanza dell’elemento soggettivo.
Altre categorie
Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Incidenti stradali, Omicidio, Stalking e molestie, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Diritto di famiglia, Separazione, Usura, Privacy e GDPR, Tutela dei minori.
Credenziali
Omicidio colposo - archiviazione
GIP DI CIVITAVECCHIA - DECRETO DI ARCHIVIAZIONE 12.01.2023L’attività difensiva si è concentrata sull’analisi approfondita degli atti di indagine, che hanno permesso di chiarire come l’imprudente condotta di guida del motociclista deceduto fosse la causa determinante dell’evento letale. È stato inoltre dimostrato che i miei assistiti, tutti titolari di mansioni esclusivamente amministrative, non rivestivano alcun ruolo di controllo o sorveglianza sulla strada interessata, né potevano essere ritenuti responsabili dell’eventuale mancata o tardiva messa in pristino della segnaletica, non essendo stato possibile stabilirne con certezza la datazione. La ricostruzione dei fatti e l’esatta individuazione delle competenze effettive dei clienti hanno consentito di delineare un quadro chiaro di totale estraneità ai profili di colpa contestati. L’attività svolta ha portato il Pubblico Ministero a richiedere – e il GIP a disporre – la piena archiviazione del procedimento nei confronti di tutti gli indagati.
Tentato omicidio - Archiviazione
GIP DI ROMA - DECRETO DI ARCHIVIAZIONE 08.01.2021Nel corso delle indagini preliminari ho svolto un’approfondita analisi delle dichiarazioni testimoniali e una verifica puntuale della ricostruzione dei fatti proposta dalla persona offesa, evidenziandone incongruenze, contraddizioni e profili di inattendibilità. La discussione tecnica svolta innanzi al GIP di Roma, unita alla documentazione prodotta e alla lettura critica degli elementi probatori raccolti, ha permesso di dimostrare l’assenza di riscontri che potessero sostenere il coinvolgimento del mio assistito. L’attività difensiva ha quindi portato all’archiviazione del procedimento, con pieno riconoscimento dell’insussistenza di elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio.
Minacce e diffamazione - Archiviazione
GIP DI ROMA - DECRETO DI ARCHIVIAZIONE 04.07.2025Il cliente era stato indagato per i reati di violenza privata e diffamazione consistiti nell'aver costretto un dipendente a dare le dimissioni dal posto di lavoro, e diffamandolo durante il corso di una conversazione telefonica captata in maniera del tutto illegale dal dipendente stesso. Le questioni tecniche rilevanti ai fini probatori si sono concentrate sull'utilizzabilità del contenuto delle conversazioni telefoniche tra il cliente e altro soggetto, e sull'omessa osservanza, da parte della persona offesa, delle garanzie previste in materia di produzione di file digitali in ambito penale, che prevedono il luogo del mero deposito di un dispositivo usb, la messa a disposizione della scheda forense, a garanzie della genuinità della prova offerta, senza la quale non è possibile verificare se i file sono stati alterati. Le memorie difensive depositate agli atti hanno affrontato la tematica relativa all'utilizzabilità della prova digitale in ambito penale e per l'effetto la posizione del cliente è stata archiviata.
Lesioni colpose - assoluzione
GIUDICE DI PACE DI ROMA 27.10.2021È stata prestata assistenza legale nell’interesse del titolare di un’azienda edile incaricata dal Comune di Roma dell’esecuzione di un intervento urgente su un tratto stradale. L’attività professionale ha riguardato l’esame approfondito del contratto di affidamento e delle singole clausole contrattuali, con particolare riferimento agli obblighi posti a carico dell’appaltatore nella fase di esecuzione e in quella successiva alla conclusione dei lavori. La difesa ha proceduto al deposito del contratto e della documentazione tecnica allegata al fine di verificare l’eventuale sussistenza di un obbligo giuridico di vigilanza o di custodia del cantiere una volta ultimati gli interventi, evidenziando la corretta esecuzione delle opere commissionate e l’assenza di previsioni che imponessero ulteriori doveri di sorveglianza oltre il periodo contrattualmente previsto.
2025-Intelligenza Artificiale: un’importante risorsa per l’Avvocato del futuro nel rispetto della deontologia o Cybercrime, Cybersecurity e Digital Forensic; 2019-Appalti Pubblici: requisiti di partecipazione e criteri di aggiudicazione (tra diritto euro-unitario e codice degli appalti)-La riforma della legittima difesa-La cyber security: pericoli, obblighi, normativa e soluzioni-L’istituzione della Procura Europea-La responsabilità del medico e della struttura sanitaria; 2018-Teoria e tecnica della redazione di atti e pareri-La fatturazione elettronica e flat tax-L’avvocato e l’immobiliare-Il sistema delle impugnazioni di merito nell’attuale regime processuale-Il Congresso Nazionale Forense di Catania e il nuovo Organismo Congressuale Forense: il resoconto e le mozioni che impegneranno la politica forense italiana nel prossimo triennio-L ’incapacità e il consenso informato tra la sicurezza delle cure (L. 219/2017) e la liquidazione dei danni; 2017-Convegno di diritto sportivo – fonti, presupposti, normativa, ruoli, procedura e casistiche particolari del diritto sostanziale e processuale nel calcio o Giustizia digitale – processo civile telematico – conservazione digitale e sicurezza informatica-Il compenso dell’avvocato, preventivo obbligatorio – Contratti d’opera – La scelta della polizza di assicurazione sulla responsabilità professionale-Le nuove impugnazioni: Atto di Appello e ricorso per Cassazione alla luce della L. 103/17-Corso breve di formazione sulle novità legislative, giurisprudenziali e ordinamentali dell’anno 2016; 1998-Corso di formazione per Curatori fallimentari; 2010-Corso di formazione professionale tenuto dall’AGIFOR: Corso specialistico in diritto e procedura penale-Corso di Formazione tenuto presso il CRIMINAL INVESTIGATION CAMPUS 2010 da ICAA e AIGA (Scilla, Reggio Calabria): “Metodi di indagine “no dig” e metodi di campionamento di tracce di terreno finalizzati al “forensic soil - profiling” - Tecniche di rilievo, repertamento e studio di impronte di scarpe su terreno”-Corso di formazione professionale tenuto dall’AGIFOR: “La deontologia e l’Ordinamento Forense” 1998 – 1999 o Corso di perfezionamento e aggiornamento per avvocati nelle materie attinenti al diritto minorile, d’intesa con il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni;
Corsi di formazione professionale tenuti dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura - 1/2025La costante partecipazione a corsi di aggiornamento e perfezionamento in materie giuridiche mi ha permesso di consolidare e ampliare le competenze professionali, mantenendo un livello elevato di specializzazione e un approccio sempre allineato alle più recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali. Questa formazione continua si traduce in una maggiore capacità di individuare soluzioni efficaci, interpretare correttamente le novità legislative e applicare strategie difensive aggiornate e consapevoli.
Concorso in Truffa
GIP di ROMA - ARCHIVIAZIONESin dalle prime fasi del procedimento si è resa necessaria un’accurata ricostruzione documentale dell’intera vicenda amministrativa e negoziale, mediante la raccolta, selezione e produzione agli atti di tutta la documentazione utile alla dimostrazione della correttezza dell’operato dell’indagato e dell’ente da lui rappresentato. In particolare sono stati acquisiti atti amministrativi, perizie tecniche, comunicazioni interne, documentazione edilizia e ogni elemento utile a evidenziare l’assenza di condotte fraudolente e la piena trasparenza dell’iter di compravendita. La difesa ha svolto un ruolo determinante nell’ambito dell’interlocuzione con la Procura della Repubblica, presentando memorie difensive ex art. 121 c.p.p., illustrando gli elementi fattuali e giuridici idonei a escludere la configurabilità del dolo specifico richiesto dal reato contestato e rappresentando le criticità dell’impostazione accusatoria, anche in relazione alla reale sussistenza degli asseriti abusi edilizi. Particolarmente significativa è stata la presenza e l’intervento del difensore nel corso dell’udienza in camera di consiglio dinanzi al G.I.P., occasione nella quale è stato possibile esporre oralmente la ricostruzione difensiva, chiarire aspetti tecnici non immediatamente evincibili dalla documentazione, confutare le deduzioni della Procura e valorizzare gli elementi probatori a discarico. L’interlocuzione con il Giudice ha svolto un ruolo centrale nel consentire una valutazione completa e approfondita della vicenda, anche alla luce del quadro normativo e amministrativo che ne costituisce il contesto. L’attività difensiva ha quindi richiesto un intervento costante, proattivo e tecnicamente strutturato, volto non solo a contrastare le contestazioni mosse, ma anche a orientare la ricostruzione dei fatti verso una prospettiva aderente alla realtà documentale e amministrativa, garantendo la piena tutela dell’indagato e la corretta rappresentazione del ruolo dell’Ente di diritto pubblico coinvolto.
Ufficiale dei carabinieri assolto dall'imputazione di falso ideologico e favoreggiamento
SENTENZA DI ASSOLUZIONE TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA 04.03.2025L’istruttoria dibattimentale, particolarmente articolata, si è concentrata sulla dimostrazione dell’assenza dell’elemento soggettivo nella presunta condotta contestata, evidenziando come le attività compiute dall’imputato rientrassero pienamente nelle sue funzioni istituzionali e non fossero orientate a favorire terzi. Un punto centrale della difesa è stato inoltre quello di accertare l’assoluta estraneità dell’Ufficiale rispetto ai rapporti con altri soggetti indagati in un procedimento parallelo, smentendo qualsiasi ipotesi di collegamento o collaborazione illecita. Sono stati prodotti numerosi documenti, analizzate dettagliatamente le trascrizioni rese dai vari testimoni e acquisiti atti di indagine, tutti elementi che hanno contribuito a ricostruire con precisione la correttezza dell’operato dell’imputato. L’attività svolta ha consentito di far emergere un quadro probatorio chiaro e coerente, rafforzando la posizione difensiva e confermando la trasparenza dell’agire dell’Ufficiale.
Lesioni aggravate - Assoluzione
TRIBUNALE PER I MINORENNI DI ROMA SENTENZA DEL 29.03.2022Nel corso del processo è stato dimostrato come non vi fosse alcun collegamento tra l’imputato e le persone coinvolte nell’aggressione. La persona offesa, inoltre, non ha mai effettuato un riconoscimento dell’imputato quale autore del fatto, né sono emersi elementi oggettivi idonei a ricondurre a lui la condotta contestata. L’analisi critica delle dichiarazioni raccolte e la ricostruzione del contesto, privo di riscontri specifici e individualizzanti, hanno consentito di evidenziare l’assoluta inconsistenza dell’impianto accusatorio. L’attività difensiva ha portato il Tribunale per i Minorenni a pronunciare una piena assoluzione, riconoscendo l’assenza di qualsiasi prova a sostegno dell’accusa.
Parte civile - violenza sessuale - condanna imputato
CORTE DI APPELLO DI ROMA 3^ SEZ. PENALE - 18.06.2014Nel corso del procedimento è stata affrontata anche la questione relativa alla legittima costituzione in giudizio dei genitori, eccezioni che sono state puntualmente neutralizzate attraverso un’accurata ricostruzione dei presupposti giuridici e della tutela dovuta alla persona offesa minorenne. La strategia difensiva si è fondata sulla valorizzazione della credibilità delle dichiarazioni della ragazza, riscontrate dalle testimonianze assunte durante il dibattimento di primo grado. Il vaglio complessivo del materiale probatorio ha consentito di confermare la linearità e la coerenza del racconto della persona offesa, rafforzando la posizione della parte civile. L’attività svolta ha contribuito in modo determinante alla conferma della sentenza di primo grado, che ha riconosciuto la responsabilità dell’imputato e tutelato pienamente i diritti della vittima.
Atti persecutori - validità della remissione di querela extraprocessuale
GIP DI ROMA - RITO ABBREVIATO - DECLARATORIA DI ESTINZIONE DEL REATOÈ stata prestata assistenza legale nell’interesse del cliente tratto a giudizio per il reato di atti persecutori di cui all’art. 612-bis c.p. L’attività difensiva si è concentrata preliminarmente sulla verifica delle condizioni di procedibilità del reato, con particolare attenzione alla natura procedibile a querela e alla possibilità di addivenire a una remissione valida ed efficace. Accertata l’assenza di condizioni ostative alla remissione di querela, la difesa ha curato l’interlocuzione con gli organi di polizia giudiziaria, provvedendo al deposito formale dell’accettazione della remissione presso la P.G. competente. Tale attività ha consentito di valorizzare la volontà delle parti di definire bonariamente la vicenda e di orientare il giudizio verso l’estinzione del reato ai sensi di legge.
Falso per induzione e truffa - archiviazione
GIP DI ROMA - DECRETO DI ARCHIVIAZIONE 12.01.2023La cliente era indagata per i reati di falso per induzione e truffa, per aver alterato lo stato di famiglia e aver beneficiato di un'agevolazione per la fruizione di servizi offerti dal Comune di Roma, ponendo in essere artifici e raggiri con induzione in errore, e un conseguente profitto economico. Le memorie difensive depositate in sede di interrogatorio, in uno con la documentazione messa a disposizione dall'indagata e le dichiarazioni rese alla PG, hanno consentito di ottenere l'archiviazione del procedimento.
Truffa in concorso - Archiviazione
GIP DI ROMA - DECRETO DI ARCHIVIAZIONE PREVIO RIGETTO DELL'OPPOSIZIONESin dalle prime fasi del procedimento si è resa necessaria un’accurata ricostruzione documentale dell’intera vicenda amministrativa e negoziale, mediante la raccolta, selezione e produzione agli atti di tutta la documentazione utile alla dimostrazione della correttezza dell’operato dell’indagato e dell’ente da lui rappresentato. In particolare sono stati acquisiti atti amministrativi, perizie tecniche, comunicazioni interne, documentazione edilizia e ogni elemento utile a evidenziare l’assenza di condotte fraudolente e la piena trasparenza dell’iter di compravendita. La difesa ha svolto un ruolo determinante nell’ambito dell’interlocuzione con la Procura della Repubblica, presentando memorie difensive ex art. 121 c.p.p., illustrando gli elementi fattuali e giuridici idonei a escludere la configurabilità del dolo specifico richiesto dal reato contestato e rappresentando le criticità dell’impostazione accusatoria, anche in relazione alla reale sussistenza degli asseriti abusi edilizi. Particolarmente significativa è stata la presenza e l’intervento del difensore nel corso dell’udienza in camera di consiglio dinanzi al G.I.P., occasione nella quale è stato possibile esporre oralmente la ricostruzione difensiva, chiarire aspetti tecnici non immediatamente evincibili dalla documentazione, confutare le deduzioni della Procura e valorizzare gli elementi probatori a discarico. L’interlocuzione con il Giudice ha svolto un ruolo centrale nel consentire una valutazione completa e approfondita della vicenda, anche alla luce del quadro normativo e amministrativo che ne costituisce il contesto. L’attività difensiva ha quindi richiesto un intervento costante, proattivo e tecnicamente strutturato, volto non solo a contrastare le contestazioni mosse, ma anche a orientare la ricostruzione dei fatti verso una prospettiva aderente alla realtà documentale e amministrativa, garantendo la piena tutela dell’indagato e la corretta rappresentazione del ruolo dell’Ente di diritto pubblico coinvolto.
Ordinamento penitenziario - reato ostativo - affidamento provvisorio
UFFICIO DI SORVEGLIANZA DI REGGIO EMILIA - 21.11.2023Assistenza legale prestata al fine di ottenere l’affidamento in prova al servizio sociale in via provvisoria dinanzi al Magistrato di Sorveglianza, nonostante la presenza di un reato ostativo rappresentato da una precedente condanna per rapina aggravata. Sono stati raccolti e prodotti tutti i documenti necessari a dimostrare la meritevolezza del condannato, inclusi certificazioni lavorative, attestazioni di condotta e relazione socio-familiare. È stata inoltre svolta interlocuzione costante con l’Ufficio di Sorveglianza al fine di chiarire la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi di ammissibilità, evidenziando l’assenza di ulteriori precedenti penali e la circostanza che la pena irrogata rientrasse nei limiti edittali previsti per la concessione della misura alternativa.
Ordinamento penitenziario - Concessione affidamento in prova - tentata violenza sessuale, prostituzione minorile, molestie alle persone
TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI ROMAÈ stata svolta attività di assistenza legale in favore del condannato volta all’ottenimento dell’affidamento in prova al servizio sociale dinanzi al Tribunale di Sorveglianza, in relazione a condanne per tentata violenza sessuale, prostituzione minorile e molestie alle persone. L’intervento difensivo si è concentrato sulla valorizzazione del percorso riabilitativo intrapreso dal soggetto, evidenziandone la costanza, la partecipazione a programmi trattamentali specifici e la progressiva acquisizione di consapevolezza rispetto alla gravità dei reati commessi. È stata inoltre curata la raccolta e produzione di tutta la documentazione necessaria a comprovare il positivo reinserimento sociale del condannato, tra cui attestazioni di condotta, certificazioni lavorative, relazioni psicologiche e ogni ulteriore elemento utile a dimostrare la maturazione di un adeguato livello di responsabilizzazione e la riduzione del rischio di recidiva. L’attività difensiva ha quindi posto in rilievo l’importanza della prosecuzione del percorso rieducativo in un contesto extramurario, ritenuto funzionale alla piena reintegrazione del soggetto nella vita sociale.
Colpa medica - archiviazione
GIP DI ROMA - DECRETO DI ARCHIVIAZIONE 15.10.2018È stata prestata assistenza legale nell’interesse del chirurgo indagato per il reato di omicidio colposo, curando ogni fase dell’attività difensiva preliminare. L’intervento ha riguardato l’analisi approfondita della documentazione sanitaria, con particolare riferimento alle cartelle cliniche, ai diari operatori e ai parametri rilevati nel decorso post-operatorio, al fine di ricostruire con precisione il quadro clinico e le circostanze dell’evento. La difesa ha evidenziato il rispetto delle buone pratiche clinico-assistenziali da parte del medico, con particolare attenzione alla tempestività e correttezza delle manovre rianimatorie poste in essere. Sono stati inoltre sottolineati i fattori di imprevedibilità e non prevenibilità dell’evento, incompatibili con un profilo di colpa professionale, nonché la complessità delle condizioni del paziente al momento dell’insorgenza della crisi. Sono state predisposte e depositate memorie difensive volte a illustrare il percorso logico-scientifico a supporto dell’assenza di responsabilità, integrando i dati clinici con riferimenti alle linee guida di settore e alle evidenze tecniche emerse dall’esame documentale.
Colpa medica - Assoluzione - Difetto dell'onere di allegazione per la prova del danno subito
CORTE DI APPELLO DI ROMA, SEZ. 3^ PENALE - 20.03.2004Nel corso del procedimento penale instaurato nei confronti dell’anatomo-patologo, imputata per avere formulato una diagnosi rivelatasi errata e dalla quale sarebbe conseguita una crisi depressiva in capo alla persona offesa, la difesa ha svolto articolata attività istruttoria volta a dimostrare l’insussistenza del nesso causale e dell’elemento soggettivo contestato. È stata accolta la richiesta difensiva di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale ai fini dell’espletamento di perizia medico-legale, finalizzata all’accertamento dell’effettiva sussistenza della patologia denunciata e della sua eventuale correlazione con la condotta attribuita all’imputata. Nel corso dell’istruttoria sono stati escussi i consulenti tecnici della difesa, i quali hanno fornito chiarimenti in ordine ai protocolli diagnostici seguiti, alla correttezza dell’operato professionale e all’assenza di un rapporto eziologico certo tra la refertazione contestata e il presunto danno psichico. All’esito dell’istruttoria peritale e dell’esame dei consulenti, la Corte ha ritenuto pienamente condivisibile la linea difensiva, escludendo la responsabilità penale dell’anatomo-patologo. L’imputata è stata pertanto assolta con formula liberatoria.
Colpa medica - responsabilita' di equipe - lesioni colpose - assoluzione
SENTENZA DI ASSOLUZIONE TRIBUNALE ORDINARIO DI VELLETRI 14.12.2021Nel procedimento penale instaurato per presunta colpa sanitaria in relazione alle lesioni personali riportate dal paziente, l’attività difensiva si è incentrata sull’analisi tecnico-scientifica dell’operato del sanitario imputato. Sono stati nominati diversi consulenti tecnici, le cui valutazioni hanno escluso qualsiasi profilo di imperizia, negligenza o imprudenza sia nella scelta dell’intervento chirurgico sia nelle successive fasi di trattamento. Le perizie hanno inoltre evidenziato che il paziente era affetto da plurime e pregresse patologie che hanno contribuito in modo significativo all’aggravamento del quadro clinico, indipendentemente dalla condotta dell’imputato. Alla luce del quadro probatorio emerso, il giudice ha riconosciuto l’insussistenza del fatto contestato, pronunciando sentenza di assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Omicidio colposo per la violazione delle norme antinfortunistiche - Archiviazione
GIP DI TRAPANI - archiviazione - SENT. 10.11.2020Il cliente era indagato, in concorso con altri soggetti, di omicidio colposo per la morte di un dipendente occorsa durante dei lavori su un aliscafo. Veniva contestato l'omesso aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi. Le memorie difensive depositate durante la fase delle indagini preliminari, corredate della documentazione necessaria, hanno dimostrato che il cliente aveva invece ottemperato all'incarico assunto, ma che le misure di prevenzione e protezione non sono state osservate. Il cliente, peraltro, non era colui che aveva il dovere giuridico e contrattuale di controllo sulla corretta osservanza delle predette misure. conseguentemente la sua posizione è stata archiviata.
Lesioni colpose in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro - Assoluzione
TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA - 11.06.2015Nell’interesse del legale rappresentante della ditta, imputato per lesioni personali colpose con violazione della normativa antinfortunistica, è stata svolta un’articolata attività difensiva volta alla ricostruzione tecnica e giuridica dell’evento. In particolare, è stato approfondito l’esame dei consulenti medici della difesa, al fine di valutare l’effettiva dinamica delle lesioni riferite dal lavoratore e la loro compatibilità con le mansioni svolte. È stata inoltre condotta un’analisi dettagliata del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e delle procedure aziendali in materia di sicurezza, per verificare l’adeguatezza delle misure prevenzionistiche adottate e l’eventuale conformità alle prescrizioni normative vigenti. Un ulteriore profilo di approfondimento ha riguardato la valutazione di patologie pregresse o estrinseche rispetto all’attività lavorativa concretamente svolta dal dipendente, al fine di chiarire il ruolo di eventuali concause indipendenti. Tale esame è stato centrale nell’argomentazione difensiva volta a sostenere l’interruzione del nesso causale tra la condotta del datore di lavoro e l’evento lesivo, evidenziando come fattori esterni o preesistenti potessero aver inciso in misura determinante sulla produzione dell’evento.
Responsabilità medica - omessa diagnosi, anche differenziale nell'assistenza a un paziente - visita medico sportiva
Trc Giornale - intervista Dario Curcio - Civitavecchia - 1/2023L'intervista è stata rilasciata all'esito dell'emissione della sentenza di condanna a carico dei medici che hanno visitato un'atleta a seguito di uno svenimento sul campo, successivamente deceduto. Nel processo, tenutosi presso il Tribunale di Civitavecchia, rivestivo la qualità di difensore delle parti civili costituite. La sentenza ha disposto anche il pagamento di una somma a titolo di provvisionale. Costituiti in giudizio anche i responsabili civili degli imputati.
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