Insinuare che una persona si sia “sposata per soldi” è diffamazione

Scritto da: Jacopo Meini - Sentenza Corte di Cassazione




Pubblicazione legale: La Suprema Corte di Cassazione penale (sentenza 23 giugno 2017, n. 31434) ha statuito che comunicare a terzi che un soggetto si è sposato solo per denaro assume un valore intrinsecamente offensivo della reputazione, intesa come il senso della propria dignità personale nella opinione degli altri ed in sostanza nella considerazione sociale in quanto la comunità disapprova tali comportamenti, ricoprendo il matrimonio un ruolo fondamentale per la società. Lo scrivente ritiene, però, che oltre al contenuto delle parole sarebbe stato auspicabile che la Suprema Corte avesse delineato anche il confine con il diritto di manifestare il proprio pensiero poichè in alcuni casi, oltre al contenuto intrinseco delle parole, può essere il “modus” l’elemento che può o meno far configurare il reato di diffamazione.

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Avvocato Jacopo Meini a Siena
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