La discriminazione razziale quale aggravante del delitto di diffamazione

Scritto da: Giulio Errico - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale: La Quinta Sezione Penale della Cassazione, con sentenza n. 7859 del 2018 ha stabilito che: “la circostanza aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso è configurabile non solo quando l'azione, per le sue intrinseche caratteristiche e per il contesto in cui si colloca, risulta intenzionalmente diretta a rendere percepibile all'esterno e a suscitare in altri analogo sentimento di odio e comunque a dar luogo, in futuro o nell'immediato, al concreto pericolo di comportamenti discriminatori, ma anche quando essa si rapporti, nell'accezione corrente, ad un pregiudizio manifesto di inferiorità di una sola razza, non avendo rilievo la mozione soggettiva dell'agente, come nel caso in cui nelle espressioni denigratorie sia contenuta la parola negro.” 



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Giulio Errico

Avvocato Penalista




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