L’Alienazione Parentale

Scritto da: Giovanni Caviglia - Avv. Giovanni Caviglia




Pubblicazione legale: L'articolo affronta il tema dell'alienazione parentale, intesa come condotta di un genitore volta a denigrare e escludere l'altra figura genitoriale dalla vita del figlio, compromettendone il rapporto. Tale comportamento, che si manifesta tipicamente nei contesti di separazioni altamente conflittuali, viene inquadrato non più secondo la controversa categoria della "Sindrome da Alienazione Parentale" (PAS), ma come un abuso psicologico e un illecito civile che lede il diritto fondamentale del minore a un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, sancito dall'art. 337-ter del codice civile. Il nucleo della trattazione è dedicato all'evoluzione interpretativa della Corte di Cassazione, la quale ha progressivamente abbandonato ogni riferimento alla PAS per concentrarsi sull'accertamento in concreto dei comportamenti pregiudizievoli e del conseguente danno per il minore. L'analisi si sofferma poi sugli strumenti normativi a disposizione del giudice, potenziati dal D.Lgs. 149/2022 (Riforma Cartabia). Tra questi, spiccano: - L'ascolto diretto e rafforzato del minore, quale adempimento processuale imprescindibile per comprendere la sua volontà e il suo stato psicologico. - L'introduzione del Piano Genitoriale, volto a responsabilizzare i genitori nella definizione di un progetto educativo e di frequentazione condiviso. - Le sanzioni previste dal nuovo art. 473-bis.39 c.p.c., che consentono al giudice di irrogare ammonimenti, sanzioni pecuniarie e disporre il risarcimento del danno a carico del genitore inadempiente o che tiene condotte pregiudizievoli. Viene inoltre chiarito il ruolo della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU), la quale non può avere carattere "esplorativo", ma deve fondarsi su metodologie scientificamente accreditate per valutare la qualità delle relazioni familiari e gli elementi di prova già acquisiti. Sul piano processuale, l'onere di provare le condotte alienanti ricade sulla parte che le allega. Infine, l'articolo evidenzia come, nei casi di maggiore gravità, le condotte alienanti possano integrare fattispecie di reato, in particolare quella di maltrattamenti contro familiari (art. 572 c.p.). In conclusione, l'articolo sostiene che l'ordinamento giuridico italiano ha sviluppato un approccio maturo e pragmatico per contrastare l'alienazione parentale. Il focus si è spostato dalla diagnosi di una sindrome all'analisi giuridico-fattuale dei comportamenti che violano i doveri genitoriali e ledono l'interesse preminente del minore. La Riforma Cartabia ha consolidato questa impostazione, fornendo al giudice strumenti processuali più incisivi e tempestivi per accertare, sanzionare e porre rimedio a tali condotte disfunzionali.

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Giovanni Caviglia

Avvocato Penalista, Civilista ed Esperto in Diritto dell'Unione Europea.




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