Risacimento del danno per "Malasanità"

Settembre 2022




Caso legale: Trattavasi di paziente sottoposta, in data 19 aprile 2018, ad intervento chirurgico di artro-protesi di anca destra, a seguito del quale ha avuto, come esito, una paresi dello SPE di natura iatrogena. Dimessa dall’Ospedale e dopo tutta una serie di cure, terapie ed esami strumentali effettuati negli anni la paziente, nel luglio 2021, è stata sottoposta a visita medico-legale da un professionista di fiducia il quale, all’esito, ha formulato diagnosi di: “Coxartrosi dx operata di artro-protesi complicata con paresi dello sciatico”, precisando come la paziente, a seguito dell’intervento chirurgico, abbia riportato una “Paralisi dello SPE dx con interessamento anche in parte dello SPI (…) il cui meccanismo di produzione è da ascrivere all’azione del divaricatore o alla trazione dell’arto inferiore durante la manovra di riduzione. Di natura iatrogena è anche la strutturazione della flessione dorsale del piede a 90°. Infatti l’uso della molla di Codivilla avrebbe evitato la riduzione della flessione dorsale del piede. Non risulta dalla cartella clinica che sia stato prescritto un tale presidio”. Inoltrata formale richiesta di danni, la ASL competente, dopo una visita eseguita sulla paziente e dopo una lunga trattativa, ha dovuto confermare le risultanze della relazione peritale (danno non inferiore al 20%), riconoscendo alla paziente un importo complessivamente determinato in €. 60.520,00 comprensivo del danno biologico (definito nella misura del 18%) e di quello morale, oltre al rimborso delle spese mediche e di perizia sostenute, nonchè al pagamento delle spese legali. Con viva soddisfazione della paziente-cliente!



Pubblicato da:


Gino Di Mascio

Avvocato




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