Accordo transattivo con una Società Cessionaria di crediti in blocco

Novembre 2024




Caso legale: Una società mia cliente aveva maturato, nei confronti di un primario Istituto di Credito di valenza nazionale, un debito di complessivi €. 77.780,16 in forza dei seguenti rapporti bancari: 1) rapporto di conto corrente bancario; 2) linea di credito per operazioni commerciali autoliquidanti a valere su C/C; 3) finanziamento chirografario. Munitosi di titolo esecutivo, rappresentato da una sentenza definitiva con la quale era stata respinta una opposizione a decreto ingiuntivo, l'Istituto di Credito, nelle more, cedeva il proprio credito, ex art. 58 comma 3 TUB, ad una Società Cessionaria SPV per il recupero coattivo del credito. Non volendo -la mia cliente- esporsi al rischio di una espropriazione forzata e stante, soprattutto, la sua necessità di tornare "in bonis" ottenendo la cancellazione della segnalazione del proprio nominativo dalla Centrale Rischi di Banca d'Italia, apro con la Società Cessionaria Spv una lunga ed estenuante trattativa, all'esito della quale riesco a convincerla ad addivenire ad un accordo transattivo. Tale accordo, si è concluso lo scorso 08 novembre 2024, col pagamento, da parte della mia cliente, a saldo e stralcio ed in unica soluzione, dell'importo di €. 25.000,00, a totale estinzione della intera posizione debitoria maturata (€. 77.780,16), con un risparmio netto, quindi, di oltre €. 52.000,00 e conseguente cancellazione della segnalazione negativa presso la Centrale Rischi.



Pubblicato da:


Gino Di Mascio

Avvocato




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