Locazione a canone concordato

Scritto da: Ernesto Manzo - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Il contratto a canone concordato, consente sia all’inquilino che al proprietariodell’immobile di accedere ad una serie di agevolazioni fiscali, si può stipulare in presenza di specifici requisiti.

Consente di accedere alla tassazione secondo cedolare secca al 10 per cento anziché al 22.

Inoltre, consente un sensibile abbattimento dell’importo da pagare per l’IMU.R

Chi stipula un contratto d’affitto con la formula dell’equo canone può applicare particolari regole in materia di imposte, dalla cedolare secca alla riduzione dell’IMU.

È la legge 431/1998 a spiegare come funziona il contratto d’affitto a canone concordato e quali sono i requisiti generali.

L’articolo 2 al comma 3 stabilisce che, in alternativa ai contratti d’affitto a formula libera, quelli a canone concordato prevedono che il costo della locazione sia fissato secondo quanto previsto dagli accordi locali delle organizzazioni della proprietà edilizia e delle organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.

Tra i requisiti previsti c’è anche la durata: i contratti a canone concordato prevedono la formula 3+2 e, a seguito della proroga biennale, le parti possono concordare il rinnovo a nuove condizioni della locazioni ovvero la rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all’altra parte almeno sei mesi prima della scadenza.

In mancanza della comunicazione il contratto è rinnovato tacitamente alle medesime condizioni per un ulteriore biennio.

Il proprietario dell’immobile non potrà scegliere liberamente il prezzo dell’affitto, ma dovrà fissarlo tenendo in considerazione un range specifico, fissato dall’accordo territoriale di riferimento per il proprio Comune.

Il calcolo effettuato, che dovrà tenere in considerazione il totale della superficie calpestabile dell’immobile, così come altri elementi accessori (ad esempio la presenza del balcone, o dell’ascensore, ecc..) dovrà essere confermato da una delle associazioni rappresentative di categoria.

Per i contratti di affitto, non assistiti da associazioni rappresentative di categoria  l’Agenzia delle Entrate ha confermato che ai fini di beneficiare della agevolazioni fiscali previste, sarà necessario richiedere alle organizzazione firmatarie degli accordi territoriali il rilascio di un’apposita attestazione.

Tale documento serve per certificare che il contenuto del contratto è conforme a quanto previsto dall’accordo territoriale e che quindi rispetta i requisiti previsti per l’applicazione delle agevolazioni fiscali previste.



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Avvocato Ernesto Manzo a Napoli
Ernesto Manzo

Avvocato civilista a Napoli