Successioni e liti tra legittimari

Scritto da: Davide Bosio - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Molte persone che mi contattano hanno problemi attinenti alle successioni in relazione alla c.d. legittima.

Infatti, capita spesso che nei rapporti familiari ci siano situazione incancrenite di dissidi, simpatie, antipatie, che spesso si radicano in conflitti atavici di cui spesso fanno le spese i figli.

D'altronde anche tra fratelli si possono manifestare odi antichi, con dei chiamati alla eredità che rischiano di non  avere nulla della eredità del padre o della madre.

La legge, per antica tradizione, riconosce alle persone che hanno avuto un più stretto legame con il de cuius il diritto  ad una parte   del patrimonio   da esso lasciato.

Spesso, però, proprio  per i ritenuti motivi di cui si è detto e dei quali comunque la legge non si interessa, il de cuius in vita ha addirittura tralasciato un legittimario (c.d. pretermesso) o gli ha attribuito un parte del patrimonio inferiore a quella che gli spetta .

A questo si può aggiungere il fatto che in vista il de cuius ha operato delle donazioni per favorire l’uno o l’altro legittimario.

Più rare le ipotesi in cui sia il coniuge che viene leso nel suo diritto di legittimario.

Infatti, la legge prevede le categorie dei legittimari che sono: il coniuge , i figli (legittimi e naturali) , gli ascendenti.

La legge prevede inoltre una minuta disciplina del concorso tra le predette categorie.

Pertanto, quando si apre la successione i nodi vengono al pettine, e i legittimari, che si sentono lesi, si rivolgono all’avvocato per tutelare i propri diritti.



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Davide Bosio

Matrimonialista e divorzista




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