Pubblicazione legale:
Il cortile, l’atrio o il giardino condominiali possono essere uno sfogo in questi giorni di quarantena, soprattutto per bambini ed anziani, cercando a tutti i costi di evitare gli assembramenti e garantendone uguale uso a tutti i condomini.
Il cortile/atrio/giardino sono, per definizione, in primo luogo le aree scoperte comprese fra i corpi di fabbrica di uno o più edifici, destinati a dare luce agli ambienti circostanti, ed in secondo luogo anche i vari spazi liberi disposti esternamente alle facciate di ciascun edificio.
Tutti i condomini devono poter utilizzare il cortile condominiale, senza alterarne la destinazione né impedire ad altri condomini di farne lo stesso uso (quindi il condomino non può delimitare l’atrio o il cortile con opere che impediscano l’uso comune agli altri condomini).
Nemmeno può dubitarsi che il cortile o l’atrio o il giardino rappresentino uno spazio privato a disposizione di tutti i partecipanti al condominio, indipendentemente dalla loro quota condominiale; non si tratta, quindi, della c.d. pubblica via e di conseguenza nessuno può multare il condomino. Da ciò è pacifico, altresì, che l’uso del cortile, così come per tutte le altre parti comuni condominiali, è impedito agli estranei, salvo che nel regolamento siano previste particolari eccezioni e/o diverse modalità di utilizzo da parte loro.
In questo momento critico in cui, specifiche disposizioni di legge hanno imposto limiti alla libera circolazione delle persone, il cortile/giardino condominiale, inteso come spazio privato accessorio della propria abitazione e dunque ben usufruibile senza timore di violare le restrizioni pre
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