Guida in stato di ebbrezza, essere tempestivi conviene.

Scritto da: Daniele Cinti - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Guida in stato di ebbrezza, essere tempestivi conviene.

 Negli ultimi anni si è percepito con maggior forza il fenomeno del ritiro della patente di guida che è conseguenza, da un lato, dell’aumento della circolazione di veicoli e, dall’altro, dall’inasprimento delle sanzioni amministrative e penali per la guida in stato di ebbrezza.

Certamente la massiccia intensificazione dei controlli, mediante alcoltest, ha contribuito all’individuazione di soggetti che circolano alla guida di veicoli in condizioni non consentite dalla legge e sanzionate ai sensi dell’art.186 e dell’art.186 bis del Codice della Strada.

Nell’analizzare tali condotte sotto l’aspetto penale, l’avvocato si trova di fronte ad una possibilità molto importante da prospettare al cliente, ovvero la richiesta di lavori di pubblica utilità ex L. 24/11/1981 n.689, rimedio che oramai è largamente diffuso poiché consente di estinguere il reato e di convertire la pena prevista con un numero di ore/giorni che la persona interessata deve eseguire in favore di Enti convenzionati con il Tribunale.

Ciò premesso, per coloro che possano usufruire dei lavori di pubblica utilità, si evidenzia che è sempre consigliabile attivarsi immediatamente dopo l’accertamento della violazione, senza attendere l’iter del procedimento penale e, anzi, anticipandone i passi, poiché in questo modo si abbreviano notevolmente i tempi (anche di recupero della patente), nonché diminuiscono i costi a carico del cliente.

Nella pratica è opportuno, una volta contestata la violazione e dunque sospesa la patente, recarsi immediatamente da un avvocato di fiducia per avviare la pratica e provvedere al deposito di una istanza di lavori di pubblica utilità che andrà direttamente visionata dal Giudice per le Indagini Preliminari competente affinché emetta un provvedimento, in questo caso un decreto penale di condanna, contenente la pena di specie già convertita in giorni di lavori di pubblica utilità.

Mediante questo sistema, come detto, diminuiscono notevolmente i tempi per l’esecuzione dei lavori e si potrebbe, tramite le debite comunicazioni alla Prefettura, ottenere una sospensione più breve della patente di guida.

Si ritiene comunque sconsigliato attendere il giudizio penale ordinario, se l’accertamento tecnico dello stato di ebbrezza è stato regolare, poiché l’esito molto probabilmente non porterà alcun vantaggio né in termini di “iscrizioni penali” a carico del soggetto, né in termini economici visto il costo maggiore di un intero processo penale rispetto ad una procedura più snella e veloce come quella prospettata.

Trattandosi di una fattispecie (guida in stato di ebbrezza) dove si intersecano sanzioni amministrative e sanzioni penali a carico del soggetto, è opportuno coordinare le attività nell’interesse del cliente il quale potrebbe certamente raggiungere il miglior risultato in termini di costi/benefici.

Da ultimo, si segnala che questa soluzione è da considerarsi una sorta di bonus una tantum e, dunque, nel caso di reiterazioni della condotta non si potrà richiedere un’altra volta la conversione in lavori di pubblica utilità qualora se ne abbia già usufruito.

Per informazioni più dettagliate si prega di contattarci.

Avv. Daniele Cinti

01/04/2020 - riproduzione riservata.



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Avvocato Daniele Cinti a Jesi
Daniele Cinti

Avvocato penalista, civilista e della famiglia