Annullato diniego e riconosciuta protezione umanitaria a tutela dell'unità familiare

Tribunale di Napoli ordinanza ex art. 702 ter c.p.c.




Sentenza giudiziaria: Il Tribunale di Napoli, in accoglimento del ricorso, ha annullato il provvedimento con cui la Questura di Napoli aveva negato il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, principalmente a causa dei precedenti penali risultanti a carico del richiedente e, quindi, della sua pericolosità sociale. Il Tribunale, tuttavia, ha ravvisato una situazione di particolare vulnerabilità del ricorrente, data la sua assenza dal paese di origine da circa 15 anni e la violazione del suo diritto all'unità familiare di cui all'art. 8 CEDU che conseguirebbe dal rimpatrio. Il collegio, infatti, nell'osservare la risalenza nel tempo dei reati (2017) e i benefici ottenuti dal ricorrente per il suo buon comportamento in carcere e l'assenza di legami con la criminalità organizzata, ha soprattutto ritenuto meritevole di tutela il matrimonio contratto con cittadina italiana e l'effettività del legame affettivo, comprovato dalle numerose visite in carcere fatte dalla moglie durante tutto il periodo di detenzione. Nel bilanciamento tra la salvaguardia dell'ordine pubblico e l'interesse dell'integrità familiare, il Tribunale ha ritenuto che i precedenti penali del richiedente non fossero ostativi, non risultando sintomatici di un'attuale e concreta pericolosità sociale e risultando viceversa l'interessato stabilmente radicato sul territorio nazionale. Pertanto, il ricorso è stato accolto e dichiarato il diritto del ricorrente al rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari ora speciale. Caso seguito insieme all'avv. Violetta Lamberti



Pubblicato da:


Daniele Casola

Esperto di diritti della persona e politiche migratorie




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