Tracciati online col “browser fingerprinting”: cos’è e come proteggerci

Scritto da: Daniela Di Leo - Agenda Digitale




Pubblicazione legale: Le problematiche relative alla privacy online degli utenti si arricchiscono ogni giorno di nuovi scenari. Se i “cookie” (tecnici, analitici e di profilazione) sono oramai conosciuti anche ai meno esperti in informatica ed a tutti coloro che utilizzano il computer solo per attività extra-lavorative, lo stesso non si può dire per il “fingerprinting” o meglio il “browser fingerprinting” termine che indica un metodo di tracciamento dell’attività online sconosciuto a molti. Tutti sappiamo che i cookie sono delle informazioni immesse sul browser e memorizzate sul dispositivo quando visitiamo un sito web, utilizziamo un social network con il pc, lo smartphone o il tablet. Ogni volta che visitiamo un sito web, il browser scaricherà i cookie utili in quanto possono rendere più veloce e rapida la navigazione e fruizione del web, ma pochi sanno che anche i browser hanno una loro impronta digitale che consente di riconoscere un utente web con un’efficacia superiore all’80%. Vediamo cos’è e come funziona il browser fingerprinting e alcuni consigli per limitarlo.

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Daniela Di Leo

Avvocato Civilista - Consulente Privacy, Protezione Dati - GDPR, ICT




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