Caso legale:
Un mio assistito è stato tratto a giudizio poiché individuato come partecipe di compagine criminosa. Invero, all’imputato veniva specificamente attribuita una condotta di partecipe, quale soggetto stabilmente stipendiato ed impiegato alla vendita di sostanze stupefacenti con funzione di spacciatore turnista su una piazza di spaccio.
Rispetto alla formulazione del capo di imputazione mosso dall’Ufficio di Procura a seguito di giudizio immediato, le emergenze istruttorie emerse all’esito dell’istruttoria dibattimentale hanno mostrato che l’imputato in verità non aveva mai rivestito alcun ruolo all’interno della compagine criminosa. Questa Difesa, nel corso dell’istruttoria dibattimentale - durata quasi due anni – ha dimostrato che l’imputato non aveva né dato disponibilità nè favorito la realizzazione degli scopi perseguiti dalla compagine delinquenziale, né che - in seno a tale associazione - il medesimo avesse potuto assumere ruoli specifici, così come previsto da ogni organigramma criminale, producendo altresì documentazione da cui emergeva che l’imputato, per i periodi in contestazione, lavorava fuori il territorio nazionale.
Il Tribunale in composizione collegiale ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto.