COME DIFENDERCI DAI TRUFFATORI

Scritto da: Ciro Russi - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

L'art. 640 cp  al primo comma prevede testualmente che: "chiunque, con  artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a milletrentadue euro".

Il legislatore, nel primo comma, ha fotografato la forma semplice del reato di truffa, articolando in modo preciso quali devono essere le specifiche condotte idonee a configurare tale fattispecie criminosa; ebbene da una rapida lettura è agevole identificare gli artifizi o i raggiri come condotta primordiale ed indispensabile per indurre la vittima in errore, quindi facendolo percepire una realtà diversa e falsificata. Di conseguenza dall' induzione in errore, poi, per integrare il reato è necessario il conseguimento dell'ingiusto profitto da parte degli agenti a seguito dell'atto di disposizione patrimoniale. Ebbene questa è la condotta che fa da confine tra la il reato consumato e il reato tentato.

Nei successivi commi vengono delineate, invece, le forme aggravate di truffa, prevedendo che la pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro:

  1. 1) se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare [c.p.m.p. 162, 32quater] ;
  2. 2) se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'Autorità ;
  3. 2-bis) se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’articolo 61, numero 5)

Inoltre l'ultimo comma dell'articolo in esame sancisce quali sono le condizioni di procedibilità per siffatto reato; per la forma semplice è richiesta la querela della persona offesa, mentre per il reato aggravato di truffa si procederà d'ufficio.

Una volta completata l'analisi giuridica del reato di cui all'art. 640 c.p., passiamo a elaborare un identikit del truffatore, esponendo alcuni casi realmente accaduti. Innanzitutto esaminiamo il MODUS OPERANDI: i truffatori, generalmente sono delle persone INSOSPETTABILI, DAI MODI GENTILI E PACATI. SONO INSISTENTI E CERCANO DI DISTRARTI PER FAR ENTRARE IN CASA. Questo perchè  loro le VITTIME LE SELEZIONANO CON CURA.

Pertanto suggerisco alcuni ACCORGIMENTI: GUARDARE SEMPRE PRIMA DALLO SPIONCINO E NON RIMUOVERE LA CATENELLA ALLA PORTA. POTETE RISPONDERE ALLE LORO DOMANDE ATTRAVERSO UN SEMPLICE “NON RICORDATE” E "CHE ATTENDENTE VISITE IMMINENTI". MAI FARLI ENTRARE IN CASA, IL VOSTRO DOMICILIO E’ INVIOLABILE e COSTITUZIONALMENTE PROTETTO.

IN CASO DI SOSPETTO CHIAMARE SUBITO IL 112, 113, 117 SENZA PAURA.

Ecco a voi alcuni esempi:

1)TRUFFA DEL CONTATORE

-cercano di farvi firmare dei moduli per farvi ottenere un rimborso, oppure vi segnalano una perdita e voglio controllare l’impianto; potrebbe anche capitare che vi chiedano di mostrare le bollette, oppure suggerirvi di sostituire un pezzo subito perché con una fantomatica nuova normativa si pagherà molto di più.

Il più dei casi agiscono in coppia, l’uno parla con insistenza, cercando di distrarre la vittima, mentre l’altro perlustra la casa. Costoro chiedono soldi per cambio contatori, depuratori o leggere i contatori sotto la minaccia di VEDERSI STACCATA L’UTENZA

IN CASO DI INSISTENZA CHIEDETE DI RIPASSARE E CHIAMARE UN FAMILIARE O LA PUBBLICA SICUREZZA

2) CONSULENTI (IMMOBILIARE, ENEL, TELEFONO)

DIFFIDATE DAI FALSI RISPARMI, INVESTIMENTI. SOLITAMENTE E’ GENTE CHE VESTE MOLTO ELEGANTE E CERCA SUBITO DI ENTRARE IN CONFIDENZA CON VOI COME SE FOSTE AMICI. MOLTE VOLTE E’ UNA DONNA A CITOFONARE E VI PARLA CON TONI MOLTO GENTILI.

3) FINTI CARABINIERI / IMPIEGATO DI BANCA

ACCUSANO DI SPACCIO DI BANCONOTE FALSE. Generalmente queste persone vi osservano mentre prelevate in banca o negli sportelli e vi seguono fino A casa. Vi intimano di consegnare le Banconote e per essere credibili, invitano a porre le banconote dentro una busta e sigillarla, col pretesto che sarà demandato poi al magistrato il compito di aprire la busta. Peggio ancora possono incutere il sospetto che sia la Banca stessa che consegna banconote false e in quel caso vi chiedono un nuovo prelievo per fare il raffronto, con la promessa che, al termine delle indagini, verrà tutto restituito. 

4) FINTO NIPOTE O RICORDO DELLA NONNA

In questo caso vi è una persona che vede in voi la propria nonna o nonno deceduto a cui si voleva bene. Solitamente è una donna che compie tale recita. Cerca di entrare in confidenza e racconta alcuni episodi di vita con la nonna, al punto da far intenerire il cuore di chi l’ascolta. Dopodichè arrivano le richieste di denaro.

5) FINTO PACCO COMMERCIALE

In questo caso bussano alla vostra porta dicendo che il pacco è del figlio/nipote e contiene della merce da lui acquistata e chiedono il pagamento delle spese di consegna per il ritiro.

6)  FINTI VOLONTARI, PARROCHIANI, ASSOCIAZIONI BENEFICHE

VI CHIEDONO DONAZIONI IN CAMBIO DI IMMAGINETTE O LIBRI RELIGIOSI O DI CARITA'.

RIFIUTATE SEMPRE PERCHE’ I VERI VOLONTARI LASCIANO SEMPRE OPUSCOLI CON BOLLETTINI PRECOMPILATI PER LE OFFERTE LIBERE

7) FALSE PIETRE PREZIOSE

Questo è il caso in cui una persona, in apparente stato di bisogno, voglia svendere dei suoi beni preziosi per pagare le cure o il matrimonio alla propria figlia, per far un viaggio lontano se straniero, per pagare le tasse.

8) FUNZIONARI INPS

VOGLIONO VERIFICARE LA VOSTRA POSIZIONE PENSIONISTICA A CASA VOSTRA

9) FINTI ASSICURATORI

VI INVITANO A sottoscrivere false polizze, solitamente per infortuni domestici o problemi di salute con pagamento immediato.

10) TRUFFE A MEZZO TELEFONO

VI INVITANO A PAGARE UNA SOMMA SU UN CONTO CORRENTE SOTTO MINACCIA, per es. divulgare a tutti una determinata cosa, oppure il caso frequente di una persona finita in ospedale per colpa di un figlio/nipote e per non intraprendere azioni legali “si accontentano “ di quella somma concordata.



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Avvocato Ciro Russi a San Severo
Ciro Russi

"Avvocato a San Severo"