I contratti atipici e flessibili nella pubblica amministrazione

Scritto da: Chiara Severino - UniBg




Pubblicazione legale: Troppe volte abbiamo sentito parlare di lavoratori precari e di precarietà, fenomeno patologico di quella buona flessibilità voluta dall’autonomia collettiva e dal legislatore per regolare, con maggiore elasticità organizzativa e gestionale, alcune forme contrattuali nel lavoro in generale e nel lavoro pubblico in particolare. Il presente lavoro si prefigge come scopo lo studio e l’approfondimento, sia dell’aspetto normativo che dell’aspetto sindacale, della disciplina e della regolamentazione di quelle tipologie contrattuali, c.d. atipiche e flessibili, sfociate proprio nel fenomeno patologico e sociale odierno del lavoro flessibile chiamato, erroneamente ma, forse, a ragione, lavoro precario. Non essendo, inizialmente, prevista una regolamentazione dei contratti atipici nel settore pubblico, la materia è stata lasciata all’autonomia contrattuale delle parti ed in particolare agli accordi locali e alla contrattazione di II livello, trovando una disciplina parziale a partire dalla tornata negoziale 1998-2001. Nel corso del tempo, a seguito del mutamento del contesto socio-economico e della necessità di riorganizzare un modello di welfare ed un modello occupazionale più vicino alla politica sociale della Comunità europea, anche nel nostro Paese il legislatore è andato alla ricerca di regole flessibili per la gestione del personale dipendente e dell’organizzazione del lavoro. Per tale motivo si è ritenuto necessario inserire, nel testo del decreto legislativo n. 165/2001, erroneamente chiamato Testo unico del pubblico impiego, eccezioni alla regola dell’accesso mediante procedura selettiva, il concorso, al lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. In questo lavoro saranno inoltre affrontate le problematiche legate ai recenti interventi legislativi che, non tenendo conto della specificità del pubblico impiego e delle norme che regolano il lavoro dei pubblici dipendenti, hanno modificato il mercato del lavoro privato e le tipologie contrattuali regolate dal codice civile e dalle legge speciali che, in qualche modo, hanno impattato sul lavoro pubblico. Al fine di meglio comprendere le differenze applicative delle medesime tipologie contrattuali nel settore privato e nel settore pubblico, verrà fatta una panoramica delle problematiche applicative riscontrate dalla giurisprudenza, nazionale e comunitaria, sorte a seguito dei recenti interventi normativi. Saranno, infine, nell’ultima parte del lavoro, dati spunti di riflessione per una possibile disciplina e regolamentazione, nel pubblico impiego, delle tipologie contrattuali atipiche e flessibili.

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Chiara Severino

Avvocato giuslavorista




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